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LAVINIA SPALANCA

In terre marine. Avventuroso, fiabesco ed esotico nel Decameron

Abstract

Se la fortuna, coi suoi caratteri d’instabilità e mutevolezza, domina le vicende dei personaggi decameroniani, nelle novelle che sconfinano oltre i canonici spazi della Firenze medievale - da Napoli ad Alessandria d’Egitto, dalla Sicilia a Corfù, dalle Baleari alla Sardegna, sino alla Terra Santa – gli accidenti più svariati s’intensificano nell’avventura per mare, tra imprese corsare, tempeste e avvisaglie di naufragio, e sottopongono gli eroi ad una sequela di peripezie, danneggiamenti e prove destinata ad amplificarsi proprio in quell’ambiente stimolante ma periglioso qual è il Mediterraneo occidentale e orientale. Corollari della fortuna, l’avventuroso, il fiabesco e l’esotico (spesso accoppiato all’erotico) connotano un rilevante corpus di novelle, che si distinguono per il valore testimoniale – un realistico affresco di carattere storico, geografico e antropologico – letterario – nella sperimentazione di sempre più ardite fantasie poetiche - linguistico – si pensi all’elevato grado di variazione lessicale – e soprattutto etico – col trionfo del sincretismo religioso e il superamento di qualunque angustia ideologica, in virtù della morale dinamica e aperta dell’autore.