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LAVINIA SPALANCA

"Nei visionari terrori dell'infanzia": Sciascia e Redon

Abstract

Intento dell’articolo è quello di esplorare – col fondamentale apporto delle immagini – la funzione Redon nell’elaborazione del pensiero sciasciano. L’artista e diarista francese, chiamato in causa dallo scrittore in diverse occasioni, costituisce infatti il perno di un’ideale costellazione di auctores, accomunati dall’adesione ad una poetica simbolista – quest’ultima in senso lato – e, conseguentemente, da un’estetica visionaria. A questa lettura sincronica si accompagna l’evoluzione diacronica del percorso sciasciano, opposto ma speculare a quello di Redon: dalla predilezione per la pittura a quella per l’opera al nero, e dunque dalla luce all’ombra e dal razionalismo al mistero; ma soprattutto il passaggio dall’immagine al segno e dallo sguardo alla visione, quest’ultima orientata sempre più in senso metafisico.