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ANTONIO PERRONE

L’art. 12 dello statuto ed il contraddittorio “endoprocedimentale”tributario: una questione ancora aperta

Abstract

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, recependo gli spunti offerti dallagiurisprudenza comunitaria, hanno recentemente affermato l’immanenza del prin-cipio del contraddittorio endoprocedimentale in ambito tributario. La questione,diffusamente discussa in dottrina con opinioni non convergenti, sembrerebbe, per-tanto, aver raggiunto un punto fermo. Tuttavia, con una recentissima ordinanzadi rimessione, la sez. VI-tributaria della Suprema Corte ha riaperto la problema-tica, chiedendo alle Sezioni Unite di chiarire esattamente se vi sia e quale sia lafonte normativa di tale principio nel nostro ordinamento, se essa possa essere rav-visata nell’ultimo comma dell’art. 12 dello Statuto dei diritti del contribuente e,consequenzialmente, quale sia la portata applicativa di tale ultima norma. Tali re-centi pronunce offrono quindi lo spunto per ulteriori riflessioni; segnatamente,l’interprete deve domandarsi se, anche alla luce dei criteri direttivi fissati nella re-cente legge delega per la riforma del sistema fiscale, sia effettivamente possibileravvisare, nel nostro ordinamento, un fondamento normativo del principio in que-stione e se tale fondamento possa trovarsi all’interno dello Statuto. Qualora si ri-solva positivamente questa problematica, si dovranno poi analizzare le possibiliconseguenze giuridiche della mancata attuazione del contraddittorio. Il presentescritto propone una possibile soluzione che individua negli articoli 10 e 12 delloStatuto la fonte del contraddittorio “anticipato” nel nostro ordinamento tributa-rio ed una possibile soluzione circa le conseguenze giuridiche del suo mancatorispetto.