Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

CINZIA NOVARA

Psicologia di comunità. Gruppi, ricerca-azione e modelli formativi

Abstract

In questo numero della Rivista l’obiettivo è mettere a fuoco una tra le tante configurazioni familiari del nostro presente la cui assodata variabilità interculturale rende più probabile, e se vogliamo anche auspicabile, l’incontro con l’Altro già nelle relazioni di coppia. La coppia mista o bi-nazionale è il risultato di una molteplicità di retroscena antropologici, psicologici, culturali, economici e politici che insieme reindirizzano le tendenze omogame dentro i gruppi etnici ma in modo anche disomogeneo tra loro. Come nel rapporto tra culture, anche il dialogo interculturale può essere inibito dal presentare alcune realtà come omogenee, statiche e con confini impermeabili (Mazzara, 2010). Tra i contributi, nel primo si presenta un viaggio attraverso i problemi definitori di cosa in letteratura si sia inteso e s’intenda, attualmente, con coppia mista, per vederne più da vicino, nel secondo contributo, le dinamiche che ne scandiscono il ciclo di vita. Seguono tre contributi di ricerca, uno presenta un confronto transnazionale Italia-Spagna sulle questioni identitarie dei partner in relazione al senso di comunità, costrutto storicamente caro alla psicologia di comunità; l’altro, un affondo nella realtà locale siciliana, mette in luce i significati che le coppie attribuiscono al loro vivere quotidiano, ai rapporti di quartiere e alle tematiche inerenti l’educazione dei figli; un terzo contributo di ricerca, con un approccio essenzialmente qualitativo scruta i matrimoni misti in Andalusia quale altro scenario di costruzione dell’interculturalità. In chiusura uno sguardo critico alle politiche europee in atto, ancora stentate nel riconoscere una specificità delle problematiche legate alle coppie miste; e uno sguardo fiducioso a quelle realtà locali che in diversi stati europei, in assenza di community policies, hanno messo in campo iniziative, servizi, progetti, spesso generati dal basso e sostenuti da movimenti associativi impegnati in prima linea su questo fronte.