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VINCENZO MILITELLO

La "lotta" alla criminalità organizzata

Abstract

Il contributo considera possibilità, limiti e condizioni dell’intervento del diritto penale nell’ampio fronte delle misure di contrasto al crimine organizzato. Si nega in primo luogo che tale forma di criminalità abbia una natura meramente temporanea e contingente, e che dunque la relativa normativa di contrasto possa confinarsi ad una pur grave, ma sempre circoscritta stagione dell’emergenza. Si procede quindi con una verifica della materia alla luce delle due teorie del diritto penale del nemico e del diritto penale di lotta. La conclusione nega l’utilizzabilità di formule così generali, per ragioni di ordine costituzionale e di caratteri costitutivi dell’intervento penale, e si pronuncia a favore invece di un controllo di questo importante settore dell’ordinamento da condurre sul piano delle singole norme e non per categorie complessive.