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GIUSEPPE MONTANA

Le pavimentazioni musive di Piazza Sett’Angeli - Palermo. Caratterizzazione mineralogico-petrografica dei materiali litoidi (tessere e malte di alletamento).

  • Autori: Di Stefano, C.; Giarrusso, R.; Montana, G.; Mulone, A.
  • Anno di pubblicazione: 2016
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/284297

Abstract

Nel presente contributo sono illustrati i risultati di un indagine mineralogico-petrografica finalizzata alla caratterizzazione dei materiali litoidi (tessere e malte di alletamento), impiegati nella pavimentazione musiva romana di epoca imperiale sita a Palermo in Piazza Sett’Angeli. Campioni rappresentativi di ciascuna tipologia di materiale sono stati analizzati scegliendo le tecniche analitiche più idonee in base alla loro natura: microscopia ottica su sezione sottile (PLM) e diffrattometria ai raggi X (XRD) nel caso delle tessere lapidee e delle malte; microscopia elettronica a scansione con spettrometro a dispersione di energia (SEMEDS) nel caso delle tessere vitree. L’indagine mineralogico-petrografica ha consentito di riconoscere, nell’ambito delle tessere lapidee, la presenza di litotipi sia di probabile provenienza locale (materiali litologicamente compatibili con le rocce affioranti nei rilievi montuosi che circandano la città di Palermo), sia la presenza di materiali importati. Relativamente alle malte di allettamento, le analisi hanno evidenziato la presenza di una successione stratigrafica contraddistinta da tre unità stratigrafiche: rudus, nucleus e sovranucleus. Il rudus, di aspetto dimensionale conglomeratico, è una malta dal carattere mediamente idraulico per la presenza di modeste quantità di pozzolana (scorie e granuli monomineralici di originevulcanica). Il nucleus, con funzione di corpo/livellamento, risulta costituito da un aggregato ottenuto dalla frammentazione di roccia calcarenitica legata con calce aerea. Il sovranucleus è un sottile strato di finitura, di fattura alquanto ricercata, essendo costituto da un aggregato a base di calcite spatica, minerale che si ritrova come riempimento di fessure e vuoti nelle rocce carbonatiche affioranti nei Monti di Palermo.