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ANTONELLO MIRANDA

Multiculturalism in the Italian family law

Abstract

Questo lavoro guarda criticamente all’idea tradizionale di multiculturalismo e multicomunitarismo sullo sfondo della società italiana contemporanea. In Italia, che non è definibile come società multi-comunitaria, c’è stata una trasformazione dell’assimilazione delle “regole aliene” in una domanda complessa e frammen- tata di “micro” rivendicazioni, di tutele di diritti e riconoscimento di diversi (e talvolta piccoli) gruppi sociali. Il lavoro tenta di dimostrare che non si tratta (più o solo) di una questione di diversità di etnie o religioni, ma di diverse “rivendicazioni di gruppi sociali”, “rivendicazioni di gruppi economici”, “riven- dicazioni di gruppi di interesse”, “rivendicazioni di gruppi di pressione”, “riven- dicazioni di gruppi sociali” e così via. Emerge, da un lato, la presenza a vari livelli di “gruppi di potere” e gruppi decisionali che lavorano fianco a fianco e talvolta sostituiscono i poteri legislativo ed esecutivo; dall’altro lato, c’è una rot- tura dell’unità del popolo, di interessi e valori autoctoni o “molecolari” che ap- paiono solo sullo sfondo e per di più piuttosto sbiaditi. Più che un problema di multicomunitarismo, è un problema di multiculturalismo endogeno, ma non determinato dalla coesistenza di “gruppi etnici” diversi quanto dalla compre- senza di una moltitudine di gruppi sociali diversi quanto a cultura, abitudini, mentalità, conoscenza, sviluppo economico, esperienze e bisogni spesso in- fluenzati o determinati dallo sviluppo tecnologico, dalla situazione economica e dalla circolazione e ricezione di modelli di vita “globalizzati” e dei modelli socio-culturali. Il documento si propone di ricostruire lo sviluppo contempo- raneo del diritto di famiglia alla luce dei nuovi sviluppi della società italiana.