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ANNA SVEVA MANCUSO

La parziale incidenza del nuovo sistema di diritto internazionale privato nella materia concordataria

Abstract

LA PARZIALE INCIDENZA DEL NUOVO SISTEMA DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO NELLA MATERIA CONCORDATARIA ABSTRACT La legge 31.05.1995, n. 218, ha riformato la normativa vigente per il riconoscimento delle sentenze straniere introducendo una forma automatica di riconoscimento che per vari motivi non è applicabile alle sentenze canoniche di nullità del matrimonio, e, conseguentemente, ha abrogato gli artt. 796 e 797 c.p.c. sostituendoli con gli artt. 64 e 67 che disciplinano le ipotesi residue in cui si renda necessario procedere egualmente alla delibazione. Gli articoli contenuti nel codice di procedura civile sono comunque rimasti in vigore nel procedimento volto a dare efficacia civile alle sentenze dei tribunali ecclesiastici in quanto espressamente richiamati dal n. 4 del Protocollo addizionale dell’Accordo di modificazione del Concordato lateranense stipulato tra Stato e Chiesa nel 1984, reso esecutivo con l. 25.03.1985, n.121. Il lavoro vuole, pertanto, approfondire quest’ultimo aspetto, analizzando le differenze tra la vecchia e la nuova normativa in riferimento alle condizioni per la delibazione indicate dagli artt. 64 e 67 della l. 218/95 che vengono comparate a quelle degli artt. 796 e 797 c.p.c., per vedere se è possibile una parziale applicazione della nuova legge nei confronti delle sentenze canoniche senza che venga alterato in modo sostanziale il sistema pattizio di ricezione delle sentenze ecclesiastiche nell’ordinamento italiano. L’esame delle citate disposizioni porta a concludere a favore di questa tesi e se ne argomentano i motivi