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AGATA MALTESE

L’influenza della struttura sillabico accentuale sul processo di decodifica

  • Autori: Fratantonio, A; Rappo, G; Maltese, A; Pepi, A
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/43034

Abstract

L’accento delle parole italiane può essere collocato sulla penultima sillaba (volare) o sulla terzultima sillaba (tenero). In entrambi i casi l’assegnazione dell’accento non è predicibile da regole specifiche, ma necessita di informazioni lessicali. Le parole italiane con l’accento sulla penultima sillaba sono definite regolari, perché la proporzione di queste ultime è maggiore rispetto a quelle con accento sulla terzultima sillaba, definite irregolari (Burani, Arduino, 2004). In questo studio, oltre alla tipologia accentuale, assume particolare importanza la composizione sillabica delle parole. In particolare, ci proponiamo di valutare l’influenza (in termini di corretto posizionamento dell’accento) della presenza di diverse strutture sillabico-accentuali sulla decodifica di dislessici evolutivi e normolettori. 48 bambini, 24 dislessici evolutivi e 24 normolettori, hanno selezionato parole target selezionate sulla base della frequenza d’uso (alta o bassa) e sulla base di differenti composizioni sillabico-accentuali: accentazione irregolare (accento sulla terzultima sillaba) con struttura della penultima sillaba aperta (terminante in vocale); accentazione regolare (accento sulla penultima sillaba) con struttura della penultima sillaba aperta; e accentazione regolare con struttura della penultima sillaba chiusa (terminante in consonante). Entrambi i gruppi hanno mostrato prestazioni peggiori se le parole erano a bassa frequenza d’uso, in caso di accentazione irregolare e in caso di penultima sillaba aperta.