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GIUSEPPE LO PAPA

LA VULNERABILITÀ DEI SUOLI ITALIANI

Abstract

Negli ultimi decenni la pressione esercitata sul paesaggio dalla popolazione italiana – al pari di quella europea – è cresciuta in maniera più intensa e veloce che nel passato. Questa pressione antropica ha avuto un così elevato impatto sull’ambiente che ha causato un notevole intervento dei processi di degradazione del suolo. In particolare: i) vaste aree del paesaggio italiano sono e rimangono esposte alla erosione del suolo che ancora rappresenta uno dei più gravi problemi per la scarsa addozione di misure e pratiche di conservazione del suolo; ii) Il consumo di suolo è ancora molto più evidente nelle principali aree metropolitane e costiere, spinto anche dalla diffusione degli impianti fotovoltaici su suolo che vengono installati preferenzialmente nelle aree pianeggianti, spesso senza nessuna considerazione e valutazione della qualità del suolo; iii) la contaminazione e l’inquinamento del suolo è principalmente dovuta agli impianti industriali ed urbani e interessa quasi l’1% del territorio nazionale; iv) la salinizzazione/alcalinizzazione, del suolo dovuta principalmente all’uso di acque saline per l’irrigazione, è particolarmente diffusa nelle aree pianeggianti e costiere; v) I suoli italiani sono generalmente molto poveri nel contenuto di sostanza organica e spesso interessati da andamenti temporale negativi a causa del cambio d’uso del suolo e della incorretta gestione; vi) infine, va menzionata la perdità di diversità dei suoli o pedodiversità, che rappresenta una nuova minaccia di degradazione del suolo spesso collegata alla agricoltura intensiva su vasta scala per la produzione di colture molto remunerative.