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DONATO SALVATORE LA MELA VECA

Priorità di intervento forestale per la mitigazione di fenomeni di dissesto idrogeologico in Sicilia

  • Autori: Maetzke, FG; Cullotta, S; La Mela Veca, DS; Pizzurro, GM; Calvi, F; Catena, P
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: Altro
  • Parole Chiave: Pianificazione forestale territoriale, Suscettività al dissesto, Imboschimento, Rimboschimento
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/60968

Abstract

Secondo i dati dell’INFC l’indice di boscosità della Sicilia è fra i più bassi d’Italia. Nel Piano Forestale della Regione Sicilia (PFR), in corso di approvazione, viene definita la necessità di ampliare la superficie forestale con l’obiettivo di ridurre la frammentazione delle aree forestali esistenti. A tal fine il PFR individua aree ecologicamente omogenee, utili per l’individuazione delle specie da utilizzare in nuovi rimboschimenti e/o impianti di arboricoltura da legno, e aree a priorità d’intervento, fornendo indirizzi per la realizzazione degli interventi nonché altre indicazioni tecniche e programmatiche. Ai fini di una programmazione di maggior dettaglio si delinea la necessità di definire strumenti pianificatori ad un livello sub-regionale coerenti con la programmazione forestale a livello regionale. Scopo del presente lavoro è definire una metodologia per individuare nelle aree di ricongiunzione dei nuclei forestali esistenti, definite nell’ambito del PFR, diversi livelli di priorità d’intervento forestale per la mitigazione di fenomeni di dissesto idrogeologico. A tal fine è stato integrato il Sistema Informativo Geografico messo a punto per la definizione delle aree a priorità a scala regionale con ulteriori strati informativi. Ai fini dello studio, e in via sperimentale, è stata individuata un’area della Sicilia rappresentativa di sufficiente eterogeneità ambientale e di copertura forestale che coincide con la parte settentrionale e nord-occidentale rispettivamente dei bacini dell’Imera meridionale e del Simeto, nelle province di Enna, Messina e Caltanissetta. Nell’ambito dell’area di studio, all’interno delle aree di ricongiunzione delle superfici forestali esistenti sono state individuate diverse unità geomorfologiche omogenee sulla base della suscettività del territorio ai dissesti idrogeologici determinata in funzione della carta delle pendenze e dalla carta litologica in scala 1:100.000. Attraverso le operazioni di sovrapposizione (overlay) tra le precedenti carte sono state individuate le aree a priorità di intervento forestale (aree a differente suscettività potenziale al dissesto idrogeologico) ad una scala di maggiore dettaglio (1:100.000) rispetto a quella definita a livello di programmazione regionale (1:250.000). Queste aree sono state ulteriormente caratterizzate per tipologie di dissesto idrogeologico, distinte in profonde e superficiali, tra cui quest’ultime assumono particolare interesse sperimentale in quanto potenzialmente mitigabili con la realizzazione di interventi forestali. La densità dei dissesti per unità geomorfologica omogenea ha permesso di definire i livelli di priorità d’intervento e conseguentemente di redigere gli indirizzi di programmazione forestale per le aree interessate da fenomeni di dissesto superficiale.