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DONATO SALVATORE LA MELA VECA

Il piano di gestione dei boschi demaniali del Comune di Bivona (Provincia di Agrigento)

  • Autori: La Mela Veca, DS; Clementi, G; Fiasconaro, E; Traina, T
  • Anno di pubblicazione: 2014
  • Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/122034

Abstract

L’area dei Monti Sicani costituisce uno dei comprensori in cui è stata realizzata la maggiore estensione di rimboschimenti di conifere della Sicilia occidentale, nell’ambito della politica di salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico intrapresa dallo Stato e continuata dalla Regione. Lo stato qualitativo di queste formazioni è carente a causa di diverse ragioni: frequenti incendi, pascolo eccessivo, elevata frammentazione degli habitat naturali, mancanza di adeguati interventi selvicolturali. Da queste considerazioni emerge la necessità di conoscere e gestire più adeguatamente tali boschi attraverso la realizzazione di Piani di Gestione Forestale, strumento operativo-applicativo per eccellenza della pianificazione che permette di analizzare il territorio forestale in tutte le sue componenti e suddividerlo secondo criteri oggettivi in unità colturali (particelle) per ognuna delle quali sono definiti specifici interventi di gestione. Il presente contributo descrive i risultati della realizzazione di un piano di gestione della biomassa forestale dei boschi demaniali del comune di Bivona (AG), realizzato nell’ambito del progetto europeo PROFORBIOMED. Gli obiettivi del piano possono essere riassunti in due punti fondamentali: la rinaturalizzazione dei rimboschimenti e la stima della biomassa, da destinare a fini energetici, presente e prelevabile dalla realizzazione degli interventi selvicolturali previsti nel piano. Tali interventi riguardano in gran parte la realizzazione di diradamenti a carico dei soprassuoli artificiali di conifere al fine di aumentare la loro stabilità strutturale e favorire l’affermazione e lo sviluppo della rinnovazione naturale. I risultati ottenuti hanno evidenziato la possibilità di realizzare una filiera corta per l’uso energetico della biomassa residuale che permetterebbe la valorizzazione economica di una risorsa che non potrebbe avere destinazioni più remunerative date le scarse qualità tecnologiche del materiale legnoso dalle specie presenti. La realizzazione di un sistema di valorizzazione della biomassa avrebbe ovviamente delle ricadute sociali ed economiche importanti per le comunità locali, oltre agli inestimabili vantaggi sugli ecosistemi forestali. Il modello sviluppato per il territorio di Bivona potrebbe essere preso come riferimento per la redazione di altri piani di gestione e di ipotesi di filiere locali corte in altri contesti territoriali siciliani e mediterranei.