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DONATELLA LA MONACA

"Cose da pazzi" di Evelina Santangelo

Abstract

Bruciano come ferite aperte nel silenzio assordante della sua coscienza, le mancanze che costellano l’accidentata formazione adolescenziale di Rafael Lomunno nel confronto quotidiano con la realtà cruda e difficile del quartiere Spina, cuore pulsante e deviato di una Palermo, mai citata, eppure riconoscibile nelle pieghe nevralgiche della sua topografia. In uno scenario, così ritratto dalla stessa autrice, anche l’espressione «cose da pazzi», evocata da Evelina Santangelo sin dal titolo del suo romanzo, si carica di uno spessore ambivalente in relazione al punto di vista di chi questa realtà la vive dall’interno, per cui l’abnorme è norma e di chi, invece, da una diversa trincea etica coglie tutte le storture di un mondo in cui la violazione della dignità umana è diventata la regola.