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ALESSANDRA LA MARCA

Le potenzialità formative dei dispositivi Apple per un apprendimento efficace

  • Autori: Alessandra La Marca; Ylenia Falzone
  • Anno di pubblicazione: 2022
  • Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/580712

Abstract

Gli strumenti digitali estendono e arricchiscono le nostre capacità cognitive in molti modi, consentendo alle persone di adottare nuove prospettive verso sé stessi, l’altro, la propria comunità e il mondo in generale [4]. Il crescente utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione), all’interno dei contesti educativi, richiede un insieme di competenze sempre più ampio e avanzato [2] e l’innovazione didattica attraverso le tecnologie digitali passa necessariamente per la formazione degli insegnanti, ma anche dei futuri docenti, che sono chiamati a riformulare le modalità di insegnamento-apprendimento tradizionali alla luce delle potenzialità che le TIC offrono in termini di accessibilità pedagogica e inclusione [5, 8]. L’esperienza di insegnamento-apprendimento online, durante l’emergenza pandemica, ha dato vita a nuovi standard di qualità della didattica e di qualificazione dei docenti [9]. In questo quadro è importante riflettere come integrare, efficacemente, strumenti e risorse digitali alle pratiche di insegnamento-apprendimento così da poter contribuire all’attuazione di una didattica focalizzata su bisogni e caratteristiche degli alunni [7, 10]. Uno strumento tecnologico può migliorare i risultati degli alunni se usato in modo mirato, ciò significa considerare le motivazioni pedagogiche del suo utilizzo. In quest’ottica, le risorse tecnologiche, se opportunamente usate, possono infatti rappresentare un’opportunità per i futuri docenti che vogliono rinnovare i contenuti e le strategie del proprio insegnamento e, inoltre, permettono di favorire processi attivi di apprendimento da parte degli studenti [6]. L’uso in classe di risorse digitali e, tramite esse, la creazione di contenuti grafici e multimediali possono rendere l’apprendimento attrattivo e facilitare la comprensione di argomenti complessi. Difatti, affiancare all’attività didattica presentazioni interattive permette di creare contenuti che saranno facilmente fruibili e assimilabili a livello cognitivo. Il presente contributo illustra un’indagine esplorativa effettuata durante un percorso formativo sulla scoperta delle funzionalità di alcune applicazioni Apple in collaborazione con C&C Consulting, Apple Authorised Education Specialist. Nello specifico sono state indagate le conoscenze sulle funzionalità che i dispositivi Apple offrono per promuovere modalità di apprendimento partecipative e interattive. L’indagine ha coinvolto 2725 soggetti in formazione, iscritti all’Università degli Studi di Palermo, di cui 1167 frequentanti il corso di laurea LM-85 bis, 132 frequentanti il corso di laurea LM-85 e 1426 frequentati il corso di specializzazione per le attività di sostegno (277 per la scuola dell’infanzia, 707 per la scuola primaria, 228 per la secondaria di primo grado e 214 per il secondo grado). Il questionario utilizzato è stato somministrato nell’aprile del 2021 con Google Form. Ai docenti e futuri docenti in formazione è stato chiesto di indicare quali app pensano possano utilizzare maggiormente come supporto tecnologico alle attività formative per gli studenti. L’analisi dei dati, condotta per mezzo di statistiche descrittive, è stata effettuata tramite il software R. Si riportano di seguito le analisi delle risposte relative ai tre quesiti: – Quali applicativi disponibili su strumenti Apple pensi di poter utilizzare di più con gli Alunni? – Quali strumenti della Apple vorresti maggiormente conoscere, possedere o utilizzare? – Conoscevi già il programma Apple Teacher? Dall’analisi dei dati emerge che tra le applicazioni proposte Movie è quello più scelto (28,62%), seguito da Keynote (25,25%) e Pages (24,33%). L’applicazione Pages è stata quella maggiormente individuata per essere utilizzata nelle classi degli ordini di scuola dell’infanzia (27,44%) e secondaria I grado (32,89%). Il 29,82% degli iscritti ai corsi di Laure