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ALESSANDRA LA MARCA

Nuovo realismo e metodi di ricerca misti

Abstract

Il nuovo realismo ha evidenziato i limiti del costruttivismo sociale e del cosiddetto «pensiero debole», che rischia di sfociare nel nichilismo. Sono stati recentemente rimossi dei pregiudizi che impedivano di cogliere la realtà dei fatti educativi nella sua concreta evidenza. Tuttavia un’apertura alla prospettiva metafisica offrirebbe al nuovo realismo ulteriori spazi epistemologici. In tale senso il contributo del realismo critico potrebbe aiutare a superare l’artificiosa antinomia tra il ruolo attivo del soggetto conoscente e la rilevazione oggettiva dei fatti educativi. Se si realizzasse questa apertura la conoscenza scientifica e la conoscenza corrente non sarebbero più viste come antinomiche perché la seconda costituirebbe un approfondimento della prima, in una linea di continuità. I metodi sperimentali di ricerca in campo educativo si sono recentemente avvalsi delle riflessioni filosofiche dei realisti per integrare l’approccio qualitativo e quello quantitativo allo studio della realtà dell’educazione. Anche i nuovi disegni di ricerca che intendono seguire e rilevare, senza ingabbiarli, i processi educativi sono per lo più misti.