PASQUALE CULOTTA L’ARTE DI COSTRUIRE LA CITTÀ
- Autori: Guerrera, Giuseppe
- Anno di pubblicazione: 2018
- Tipologia: Curatela
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/292552
Abstract
Lo scopo di questa pubblicazione è di raccogliere alcune testimonianze scritte del lavoro di Pasquale Culotta sulla città . Le tracce che ha lasciato nei luoghi dove ha lavorato come professionista, nei numerosissimi allievi che ha avuto, nei colleghi e in tutte le persone con cui aveva relazioni accademiche, sociali, amicali, familiari sono tante e difficilmente elencabili e catalogabili. In questo primo studio ho voluto raccogliere e ordinare alcuni testi che bene esprimono la sua idea di città , forse la parte del suo lavoro più vicina ai miei interessi culturali che, grazie alla costante frequentazione che ho avuto fin da studente, mi ha stimolato e aiutato a formare e precisare. I testi, pubblicati nell’arco di un ventennio, corrispondo a quelle che, secondo, me sono state le principali occasioni attraverso cui si è formata l’idea di città di Pasquale Culotta, quella che poi ha sviluppato sia nella ricerca e nella didattica universitaria, sia nell’attività professionale svolta insieme al suo socio di studio Giuseppe Leone, con il quale ha condiviso i progetti della maggior parte delle opere costruite. Ai quattro testi principali ho aggiunto i commenti critici che ho elaborato in diverse occasioni di ricerca. Si compone, in questo modo, un quadro abbastanza complesso di pensieri che reagisce - ma questo sarà oggetto di una prossima pubblicazione - con gli esiti dell’attività professionale e con le opere costruite. Cito qui, a titolo d’esempio, il complesso EGV costruito a Cefalù negli anni Ottanta, dove è chiarissima l’idea che sostiene i suoi progetti urbani: la separazione tra pedonalità e carrabilità , la totale integrazione con gli spazi e le infrastrutture circostanti, come la stazione ferroviaria e il parcheggio pubblico, il linguaggio mediato tra le ricerche del Movimento Moderno e la tradizione locale. Ma soprattutto, l’idea di una città sostenibile nelle relazioni tra spazi pubblici e attività commerciali e residenze, in continuità pedonale con la parte storica.