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TIZIANA ROSA LUCIANA FIRRONE

Architetture dell'industria del cinema in Sicilia

  • Autori: Firrone, Tiziana; Bustinto, Carmelo
  • Anno di pubblicazione: 2022
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/570928

Abstract

L'interesse del popolo siciliano per il cinema e l'arte cinematografica si manifesta alla fine del XIX secolo quando, nel capoluogo siciliano viene presentato il Kinetoscopio Edison. Una macchina che permetteva di vedere una figura in movimento accostando l'occhio sulla lente di un meccanismo all'interno del quale girava la pellicola. L'anno successivo, il primo spettacolo di Kinefotografo segna l'inizio delle proiezioni di immagini in movimento su uno schermo. L'evento è seguito dall'arrivo del Cinematografo Lumière che sostituisce le proiezioni itineranti allestite nelle piazze, dando impulso alla nascita di sale di proiezione e, successivamente, a impianti architettonici adeguati ad un pubblico sempre più esigente e al passo con gli sviluppi tecnologici del settore e dell'industria cinematografica siciliana che si distingue per la fervida attività produttiva. Il presente lavoro traccia le fasi evolutive dell'industria del cinema in Sicilia, le componenti che hanno segnato il suo sviluppo e il successivo declino, rintracciabili nei diversi momenti storici, nell'evoluzione dei sistemi tecnologici di ripresa e proiezione delle immagini. Particolare attenzione è volta ai luoghi e alle architetture dei cinematografi, che pur differenti per tecniche costruttive, materiali e stili, conservano particolari pregi molti dei quali oggi mortificati dall'abbandono o da interventi di riconfigurazione spesso maldestri.