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GABRIELLA FERRARA

L’Adapted Physical Education e l’inclusione

Abstract

Un’educazione capace di coinvolgere in maniera armonica ogni dimensione che costituisce l’essere umano, ivi compresa l’educazione del corpo richiama l’assunzione di un habitus procedurale in grado di individuare le strategie didattiche e metodologiche più idonee a promuovere processi di inclusione con l’adozione di una pratica fisica e sportiva che sia “per tutti” e “di ciascuno”. Il tema della pratica sportiva per le persone con disabilità, va ben oltre la semplificazione di uno stile di vita sano, ma rimanda ad aspetti complessi di natura pedagogica, educativa, sociale e culturale che concorrono a delineare il sistema di istruzione e di formazione dei futuri professionisti in tale ambito. A questo scopo, nella ricerca sono stati esaminati gli orientamenti scientifici, disciplinari e professionali inerenti l’Adapted Physical Education (APE), illustrati ai futuri professionisti all’interno del corso di Pedagogia generale e speciale, per il corso di laurea in Scienze delle attività motorie e sportive dell’Università degli Studi di Palermo. In questa direzione si è inteso sperimentare come l’uso delle metodologie dell’APE, di matrice statunitense, permettessero il miglioramento delle strategie di coping dei futuri professionisti dell’educazione motoria. In particolare sono stati esaminati, al termine di uno specifico percorso formativo, i cinque aspetti cognitivi e comportamentali sviluppati dai futuri professionisti dell’educazione motoria inclusiva, circa gli stili di coping sviluppati attraverso l’uso della metodologia APE.