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CINZIA FERRARA

L’ACCESSO A UNA FELICITÀ DEL POSSIBILE

Abstract

Una lunga riflessione sul significato di accessibilità introduce il saggio, partendo dall’etimologia del termine, assecondandone l’evoluzione e il conseguente riconoscimento istituzionale, seguendone poi gli sviluppi che danno vita a due indirizzi distinti, contestualizzabili rispettivamente nell’ambito materiale della sfera fisica e nell’ambito immateriale della sfera culturale. Quest’ultimo è l’ambito che viene approfondito e riletto attraverso la disciplina del design della comunicazione visiva. Se al concetto di accessibilità fisica si associa quello di soglia che implica il superamento di ogni tipo di barriera, limite, ostacolo, consentendo l’annullamento di soluzioni di continuità tra le parti, allo stesso modo, seppure con un significato differente, l’accessibilità culturale introduce delle soglie che consentono di connettere contenuti invisibili ed elementi intangibili con sistemi grafici progettati e ottenuti dalla composizione di forme, tipografie, pittogrammi, colori, in cui al concetto di accessibilità si sovrappone quello di chiarezza e leggibilità. Sistemi grafici che non possono essere ottenuti semplicemente attenendosi alle indicazioni contenute nelle linee guida ministeriali ma che richiedono nell’ordine competenze specifiche, conoscenza e traduzione dei contenuti culturali, approccio a una nuova progettualità integrata e realmente inclusiva.