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SALVATORE DI DIO

Right to the future

Abstract

Dalla fine della seconda guerra mondiale, le città hanno affrontato un rapido e incontrollabile sviluppo e pur coprendo, oggi, appena il 2% della superficie del pianeta, sono l’habitat per più del 50% degli abitanti della Terra, consumano oltre l’80% delle risorse disponibili ed emettono più del 70% delle sostanze inquinanti. È nel 1976 che l’assemblea generale delle Nazioni Unite indice la prima conferenza per gli insediamenti umani (human settlements) a Vancouver, riconoscendo l’impatto devastante che le condizioni degli insediamenti abitativi hanno sullo sviluppo sociale ed economico, sull’uomo e sull’ecologia urbana. Questa conferenza, oggi conosciuta come Habitat I, avvia un processo di ricerca da parte delle istituzioni e dei governi per la formulazione di linee guida che le nazioni di tutto il mondo dovrebbero seguire per garantire condizioni abitative ed urbane dignitose. Il contributo descrive le sfide principali affrontate dall'agenzia UN-HABITAT negli anni e le sintesi portate nei documenti programmatici nati dalle tre conferenze mondiali Habitat I (1976), Habitat II (1996) e Habitat III (2016). Inoltre affronta gli obiettivi dell'Urban Thinkers Campus - Right to the Future - di Palermo.