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FABIANO DI PRIMA

Dinamiche di integrazione dell’ordinamento civile, diritto canonico e libertà del credente (ripartendo da F.Scaduto e P.S. Mancini)

Abstract

Il rinnovato interesse dei giuristi manifestato contestualmente per il pensiero di Francesco Scaduto, restauratore e costruttore del diritto ecclesiastico nell'Italia postunitaria, e Pasquale S. Mancini, fondatore della scuola italiana di diritto internazionale privato nonchè protagonista dell’attività legislativa ecclesiasticistica ottocentesca, sembra costituire qualcosa di più di una mera coincidenza. L’indizio più intrigante è la tempistica di questa “riscoperta”, che per entrambi prende l’abbrivo nello scorcio del secolo scorso, in una stagione dell’esperienza giuridica dove già si afferma l’ambizione di metabolizzare due grandi e ambivalenti tematiche: la progressiva integrazione tra ordinamenti giuridici che perdono la pretesa dell’esclusività cercando di mantenere la propria identità; il presidio dei diritti fondamentali, contemporaneamente elemento di raccordo ma anche di possibile interferenza nella dimensione interordinamentale. Non sorprende, dunque, di scorgere in quella stessa recente riscoperta un’affine, duplice urgenza: la ricerca di approcci non condizionati da concezioni intrinsecamente stataliste/esclusiviste e proclivi all’idea di un sistema tendenzialmente ‘aperto’ al contributo di valori ‘estranei’/’altri’, come quelli confessionali; il tentativo di tradurre in un linguaggio postmoderno le enunciazioni di principio di allora sulla delineazione di margini e modalità di protezione delle coinvolte istanze basilari (e identitarie) individuali alla luce di esigenze altrettanto basilari dell’ordinamento civile. Il volume trae spunto da questa duplice tendenza, per procedere al recupero di antiche chiavi di lettura, impostazioni e soluzioni, ed alla disamina del loro influsso su successive analisi giuridiche, sulla scorta dell’ipotesi che le prime, una volta “filtrate” e ricontestualizzate, possono tornare ad apparire potenzialmente applicabili a contesti pur nel frattempo enormemente mutati, rispetto al tema saliente dell’integrazione dell’ordinamento civile da parte del diritto canonico, e a quello correlato della salvaguardia della libertà del credente.