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EMANUELA CARAVELLO

Gli agrumi nell'immaginario arabo-normanno. Le radici di Palermo tra figurazioni e contestazioni

Abstract

Il contributo esplora le geografie immaginarie connesse al riconoscimento UNESCO di Palermo arabo-normanna con l’obiettivo di svelare la centralità degli agrumi nella visione contemporanea della città. Le dinamiche di costruzione e le soggettività coinvolte nel progetto di ri-figurazione del luogo sono restituite attraverso l’analisi delle politiche urbane e dei discorsi veicolati dalla documentazione relativa alla candidatura del sito. Le radici rintracciate nella rappresentazione di una città prospera e lussureggiante, caratterizzata dall’abbondanza di acqua e dai suoi giardini ricolmi di frutti, sono esaminate per far emergere l’emblematico valore attribuito agli agrumi nell’immaginario arabo-normanno. Lo studio del processo di definizione dell’immagine urbana è condotto mediante l’analisi delle azioni che lo caratterizzano: la delimitazione spaziale e l’individuazione delle origini in un tempo mitico. Entrambe le operazioni si spazializzano mediante la creazione di un centro, che si riduce, nell’immagine mitica della città in un simbolo, l’albero di agrumi, elemento dominante del paesaggio agrario e sociale della Conca d’oro. Le radici di Palermo affondate nell’epoca arabo-normanna si abbarbicano nel terreno estromettendo tutto ciò che è fluido e transitorio, tutto ciò che non è integro e autentico e generano conflittualità. Le questioni sottese ai luoghi contestati sono pertanto indagate attraverso l’analisi di due casi di studio particolarmente significativi in riferimento al ruolo degli agrumi nell’immaginario contemporaneo connesso alla città di Palermo. I processi messi in luce attestano la compresenza di diversi punti di vista sull’uso del passato per definire il futuro dei luoghi. Dal modo in cui le figurazioni oggetto delle contestazioni si adattano all’immaginazione geografica di chi può dare un nome a questi luoghi e metterli sulla mappa della città, dipende il valore attribuito oggi agli agrumi e l’immagine di una città radicata nel mito di una ghirlanda paradisiaca, dove fioriscono i limoni e rifulgono le arance.