THE TRANS-ATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP AND SOCIAL RIGHTS: WHAT KIND OF HARMONISATION?
- Autori: Silvio Bologna
- Anno di pubblicazione: 2017
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/278888
Abstract
Il presente lavoro analizza il processo di negoziazione del Trattato di libero scambio tra USA ed Unione Europea, il Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership (c.d. TTIP), con particolare riguardo all’impatto che potrebbe avere sui diritti sociali nel vecchio continente. Più in particolare, l’articolo analizza i rischi di abbassamento delle tutele che il TTIP avrebbe su contrattazione collettiva e licenziamenti, facendo leva su un argomento storico-giuridico: infatti le culture giuridiche degli Stati membri dell’Unione, nonostante presentino a volte marcate differenze, differiscono dal modello individualistico e liberale del diritto americano. In relazione al contenuto del TTIP viene analizzata la clausola Investor-State Dispute Settlement (ISDS) che – ove recepita – consentirebbe ad una multinazionale di convenire in sede di arbitrato internazionale uno Stato a causa della legislazione lavoristica. In un’ottica de jure condendo, il presente contributo auspica l’introduzione di alcune misure volte a mitigare/neutralizzare l’impatto negativo del TTIP sui diritti sociali in Europa (clausola sociale, rispetto delle Convenzioni OIL e del TFUE).