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IGNAZIO BUTTITTA

Di corsa, per forza. Performances rituali per la Domenica di Pasqua in Sicilia

Abstract

Varie celebrazioni religiose siciliane sono caratterizzate da una particolare modalità di trasporto processionale dei fercoli recanti i simulacri dei Santi. Questi sono fatti correre e danzare da giovani devoti, spesso in gara tra loro, sia per le strade dei centri abitati sia, in rari casi, all’interno degli edifici religiosi. Tale modalità di trasporto è chiamata, soprattutto nei paesi dell’agrigentino occidentale, rigattiata. Diverse evidenze, in primo luogo il clima agonale, fanno ritenere che una medesima logica performativa presieda all’esecuzione rituale delle rigattiati e all’azione ergologica del lavoro dei campi. Il clima competitivo e conflittuale tra due o più fazioni avverse va, per altro verso, inserito all’interno del fenomeno, un tempo più ampiamente diffuso in Sicilia, delle “guerre di santi” e può essere riferito ai giochi di potere che articolano i rapporti tra le parti sociali. Ancora una volta si osserva come la festa religiosa in Sicilia si costituisca autenticamente come “fatto sociale totale”: come spazio-tempo della devozione, come momento elettivo di affermazione di qualità fisiche e morali, come occasione privilegiata di confronto tra parti sociali e politiche.