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DANIELA BONANNO

Figlia della Notte e compagna di Aidos: Nemesis, dike e il senso del limite in Esiodo

Abstract

Un articolo di Karl Kerényi, pubblicato con il titolo di Aidos und Themis, offre lo spunto per una riflessione sul contributo di Nemesis a quella forma di giustizia che i Greci designavano con il termine dike. Dopo un rapido confronto con le espressioni della nemesis in Omero in cui il termine appare piuttosto come la manifestazione della disapprovazione sociale, l’analisi si concentra su due passi chiave, l’uno tratto dalle Opere e i Giorni e l’altro Teogonia di Esiodo, in cui Nemesis appare chiaramente dotata di corpo e prerogative divine. I due passi sono letti alla luce della riflessione esiodea sulla giustizia, della particolare vicenda biografica del poeta, come delle sue convinzioni religiose. Dal dossier preso in esame emerge il ruolo assegnato a Nemesis quale forma di sanzione sociale esterna e forza che coopera all’equilibrio e al buon funzionamento di dike e stabilisce il limite e le frontiere che regolano l’agire sociale dell’uomo.