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CLELIA BARTOLI

Progettare la persona, costruire l'identità. La normativa scolastica come testo di filosofia pratica. pp. 57-65

Abstract

Ogni azione si svolge ed acquista significato in uno sfondo articolato di credenze, valori, desideri (coscienti o presupposti). Al fine di comprendere l’agire del singolo o del gruppo non è quindi sufficiente ‘attenersi ai fatti’; ma occorre, per quanto è possibile, scandagliare le dinamiche interiori che hanno impresso una forma alla materia dell’azione. Ad esempio il diritto penale tiene conto dello ‘sfondo teorico’ dell’imputato, punendo diversamente uno stesso delitto, a seconda se esso è premeditato, semplicemente colposo o preterintenzionale. Se volessimo allora cimentarci nell’ardua impresa di comprendere l’agire, non semplicemente di un singolo individuo, ma di quel coagulo contraddittorio e contrastante di fazioni e partiti che è il Governo di una nazione, molti sarebbero i documenti che saremmo tenuti a consultare per ricavarne un articolato ‘sfondo teorico’. Tra questi, però, la normativa scolastica costituisca una testimonianza privilegiata: essa svela, più esplicitamente di altre produzioni legislative, i valori, le credenze e i desideri dell’Istituzione che l’ha promossa e dell’epoca in cui è sorta. Infatti tramite le leggi sulla Scuola, il Governo enuncia che genere di uomo e di cittadino vuole abiti il suo territorio.