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ANNAMARIA BARTOLOTTA

Sulle origini della ‘telicità’: κίνησις ed ἐνέργεια in Aristotele

Abstract

Nell’ambito della classificazione aspettuale dei verbi un ruolo particolare riveste la distinzione del tratto telico-atelico, alla base della tradizionale suddivisione tra le classi vendleriane rispettivamente di accomplishment e achievement da una parte e states e activities dall’altra. Nonostante la rilevanza di tale tratto nella riflessione linguistica contemporanea, a tutt’oggi gli studiosi non condividono una definizione univoca della telicità, soprattutto perché dietro ad ogni definizione si nasconde una diversa prospettiva teorica. Scopo del presente lavoro è un’analisi dell’origine del termine nella teoria linguistica, che è solita ricondurre la distinzione del tratto telico-atelico all’opposizione aristotelica tra κίνησις ed ἐνέργεια. La lettura del testo greco mostra però una contraddittoria corrispondenza tra la dicotomia κίνησις ed ἐνέργεια in Aristotele e l’uso degli aggettivi telico e atelico nel metalinguaggio aspettuale. Si cercherà di mostrare come tale contraddittorietà si origini nella diversa interpretazione del termine τέλος nell’uso aristotelico e nell’uso metalinguistico.