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ANGELA BADAMI

Antonio Presti e la Land Art in Sicilia

  • Autori: BADAMI A
  • Anno di pubblicazione: 2008
  • Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
  • Parole Chiave: arte urbana; arte pubblica; land art; fruizione; sviluppo culturale; valorizzazione dei beni culturali; pianificazione del territorio
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/37100

Abstract

L’arte e i processi di sviluppo della società e del territorio sembrano non avere nessun dato, oggetto, fine in comune. Sono state le avanguardie artistiche seguite alla pop art a far uscire con gesto provocatorio l’arte dai musei e dagli atelier e ad esporla platealmente sul territorio, imponendola alla fruizione anche dei non interessati o dei più distratti: nei casi più estremi di land art ampie superfici territoriali, parti di città, intere isole sono diventati fatto artistico, impossibile da occultare. Fiumara d’Arte, il più grande museo all’aperto d’arte contemporanea d’Europa, la cui realizzazione è iniziata a partire dagli anni ’80 con opere di scultori di fama internazionale, occupa e si integra territorialmente con la fiumara di Tusa, nella stretta valle fluviale che dai Monti Nebrodi si apre sulla costa settentrionale della Sicilia. Fiumara d’Arte nasce dall’impegno di Antonio Presti, impegno rivolto ad iniziative di carattere sociale e culturale e finalizzate al riscatto delle identità delle comunità attraverso la riappropriazione colta e consapevole del proprio territorio. Fiumara d’Arte è un eccezionale episodio di land art in cui il sistema territoriale e gli interventi artistici costituiscono un percorso unico, reale, intenso, inscindibile: il rapporto arte/territorio è verificato con successo, il fiume è asta di penetrazione nel territorio ed è percorso museale. Di contro, il rapporto arte/società fallisce; visitano le opere più fruitori provenienti dall’estero che siciliani; molti sono i siciliani che non conoscono Fiumara d’Arte.