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GIUSEPPE ABBATE

Un laboratorio per la riqualificazione del margine meridionale del centro storico di Agrigento

Abstract

L’articolo illustra gli esiti del Laboratorio di Urbanistica al IV anno del Corso di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università di Palermo, presso la sede di Agrigento. Il periodo di riferimento in cui si è svolta tale esperienza riguarda quattro anni accademici, dall’a.a. 2012-2013 all’a.a. 2015-2016. Il Laboratorio di Urbanistica è strutturato come corso integrato, abbinato a un modulo di “Infrastrutture per la mobilità e i trasporti”. L’offerta didattica del Laboratorio si articola in lezioni frontali ed incontri seminariali su aspetti teorici, normativi e metodologici dell’urbanistica, con particolare attenzione ai temi del recupero e della riqualificazione urbana, e nello svolgimento di una esercitazione in aula che ha come campo di applicazione la città di Agrigento. La scelta è ricaduta su Agrigento non soltanto perché è la sede universitaria in cui si svolge il corso, ma soprattutto perché Agrigento e il suo hinterland costituiscono un caso di studio emblematico. Nell’immaginario collettivo la città di Agrigento è infatti inscindibilmente legata alla presenza dell’eccezionale patrimonio archeologico della Valle dei Templi, ma l’immagine di Agrigento è anche quella dell’abusivismo edilizio che dilaga nel territorio circostante addensandosi lungo la linea di costa, nonché quella del suo straordinario quanto misconosciuto centro storico, degradato e in abbandono, deturpato dalla presenza di ingombranti edifici multipiano, effetto della speculazione edilizia degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso che ebbe come tragico epilogo la frana del 1966.