Il Dottorato in breve
Cosa è il Dottorato di Ricerca?
Il Dottorato di Ricerca è il più alto grado di istruzione degli ordinamenti accademici di molti paesi del mondo, tra cui quello italiano.
Si tratta di un corso, della durata, in Italia, di tre anni, riservato a un numero limitato di partecipanti.
Il suo scopo è fornire competenze e conoscenze relative alle attività di ricerca in uno specifico ambito accademico.
Alla fine del corso, si consegue il titolo di Dottore di ricerca (equivalente a quello di PhD (Philosophiae Doctor), usato nel mondo anglosassone).
Si accede al Dottorato di Ricerca dopo aver conseguito la Laurea Magistrale.
La finalità principale del Dottorato di Ricerca è l’acquisizione, da parte del neolaureato magistrale, di competenze specialistiche nelle materie oggetto del corso di Dottorato.
Il Dottorato di Ricerca è, quindi, un percorso di formazione e di ricerca in uno specifico settore disciplinare e i laureati che vi accedono possono ricevere una borsa di studio.
Ogni ateneo ha un regolamento universitario nel quale si stabiliscono le modalità di accesso al dottorato. Nel regolamento universitario si trovano gli obiettivi formativi, il programma di studi, indicazioni circa la frequenza.
Come si accede al Dottorato di Ricerca?
In genere, si accede ad un corso di Dottorato tramite la presentazione di un progetto di ricerca, nel quale il candidato presenta le idee alla base della ricerca che si propone di svolgere durante gli anni del Dottorato, le domande di ricerca alle quali pensa di poter rispondere e le metodologie che si propone di seguire durante la ricerca.
Il progetto viene discusso durante un esame orale, in presenza di tre docenti esperti dell’ambito accademico oggetto del Dottorato, generalmente appartenenti anche ad università diverse rispetto a quella presso la quale il corso di Dottorato si svolgerà.
In alcuni casi, la prova orale è preceduta da una prova scritta sulle tematiche relative alle lauree magistrali che danno accesso al Dottorato.
Come si svolge il corso di Dottorato di Ricerca?
Nel corso dei tre anni del Dottorato, il dottorando in genere:
1) svolge attività incentrate sulla ricerca, l’indagine e l’approfondimento di metodologie relative a un determinato ambito accademico;
2) segue corsi specificatamente pensati per il percorso di formazione;
3) pubblica articoli su riviste nazionali e internazionali, sottoponendo i risultati della sua ricerca al vaglio della comunità scientifica;
4) partecipa a convegni e seminari, anche in qualità di relatore;
5) spende dei periodi presso altre istituzioni accademiche e/o presso aziende/enti di ricerca, in Italia o all’estero.
6) può svolgere una limitata attività didattica a supporto di corsi accademici.
Per essere ammessi all’anno successivo, al termine di ogni anno accademico, il dottorando è tenuto a presentare una relazione sull’attività di ricerca svolta durante l’anno.
Al termine del percorso di studi, il dottorando deve presentare una tesi contenente i risultati della sua ricerca e discuterla, sostenendo un esame finale davanti ad una commissione composta da docenti ed esperti dell’ambito accademico oggetto del Dottorato, spesso provenienti anche da paesi esteri.
Quali sono gli sbocchi lavorativi del Dottorato di Ricerca?
Conseguire il titolo di Dottore di ricerca favorisce, in ogni ambito professionale, la posizione lavorativa del candidato che lo possiede.
Spesso, infatti, fornisce un punteggio aggiuntivo nei concorsi pubblici ed è titolo preferenziale nella selezione svolta da aziende.
Le principali opportunità di carriera sono legate alla sfera accademica e dell’insegnamento. Un dottore di ricerca può aspirare a lavorare come:
- docente universitario;
- ricercatore.
Tuttavia, con il titolo di Dottorato è possibile trovare impiego sia nel settore pubblico che privato all’interno di aziende, imprese ed enti di ricerca privati.
Al di là della specificità del progetto di ricerca che dottorandi e dottorande seguono nei tre anni del percorso e delle conseguenti, indubbie, competenze acquisite, l’obiettivo di ogni corso di dottorato è lo sviluppo dello spirito critico, della capacità di analisi e sintesi, e della consapevolezza del ruolo della collaborazione e della transdisciplinarità nel risolvere problemi complessi. Caratteristiche, queste, spendibili in qualunque ambito lavorativo.
Questo è il nuovo paradigma del Dottorato di Ricerca, spendibili in qualunque ambito lavorativo non solo quello accademico.
Il Dottore di Ricerca con le sue capacità sviluppate in questo percorso di tre anni beneficiando di un confronto locale nazionale e internazionale, illuminerà non solo il percorso futuro accademico ma anche quello all’interno dei centri di ricerca e sviluppo delle aziende o pubblica amministrazione.