Trasformazione attraverso la connessione – Un progetto degli studenti a Palermo che ha aperto i cuori e aiutato i cittadini a vedere la loro città da una nuova prospettiva
Dal 24 al 26 settembre 2025 si è svolto presso l’Università di Palermo il progetto degli studenti “Perceptions, Experiences and People: Migrants and Refugees’ Social Integration”, che ha riunito 20 studenti di laurea magistrale e dottorato provenienti dalle università partner dell'Alleanza FORTHEM. L’iniziativa ha promosso un confronto diretto tra studenti, accademici, organizzazioni della società civile e nuove comunità presenti in città, con l’obiettivo di analizzare come la migrazione viene vissuta e rappresentata a Palermo, città da sempre crocevia culturale.
Il workshop di tre giorni ha previsto incontri con realtà locali impegnate nell’integrazione sociale. Tra queste, CLEDU Legal Clinic for Human Rights, che ha offerto approfondimenti sulle dimensioni legali della migrazione e dell’asilo;
Moltivolti, che ha illustrato il ruolo delle imprese sociali nel favorire il dialogo interculturale attraverso spazi condivisi, creatività e cultura alimentare;
l’Associazione Gambiana Palermo, che ha evidenziato l’importanza dell’azione collettiva per costruire reti locali inclusive e Giocherenda, che ha sottolineato il valore dello storytelling e dell’arte nel dialogo culturale.
Inoltre, gli studenti hanno partecipato al walking tour Through My Eyes, percorso guidato nel centro storico e nel quartiere Ballarò da Alagie Malick Ceesay, che ha condiviso la città attraverso la propria esperienza di vita.
Il progetto si è concluso con la tavola rotonda From Challenges to Change: Political Hope in Practices of Social Integration, in cui accademici e rappresentanti della società civile hanno approfondito tematiche legate a normative, dati demografici e pratiche sociali di inclusione e scambio culturale. Tra i contributi: quelli della Prof.ssa Alessandra Sciurba, del Prof. Andrea Mario Lavezzi, del Prof. Hamid Reza Oskorouchi, della ricercatrice Martina Sardo, della co-fondatrice di Moltivolti Roberta Lo Bianco e del vice-presidente di APS Giocherenda Bandiougou Diawara.
Durante la discussione, sono stati messi in discussione i termini stessi di “migrante” e “integrazione sociale”, favorendo un approccio basato su “nuovi arrivati” e “interazione sociale”, concetti che valorizzano comunità, convivenza reciproca e trasformazione derivante dall’esperienza vissuta della migrazione.
Il progetto ha offerto agli studenti organizzatori esperienza pratica nella progettazione, gestione, comunicazione e coordinamento con gli stakeholder, rafforzando competenze interculturali e operative. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di un apprendimento diretto, basato sull’ascolto delle storie personali, la comprensione di nuove realtà e la creazione di connessioni che favoriscono empatia e amplificazione delle voci.
Studiosi e studenti provenienti dall’Università di Palermo, dall’Università di Jyväskylä, dall’Università di Valencia, dall’Università di Opole e dall’Université Bourgogne hanno preso parte all’iniziativa, contribuendo a una riflessione collettiva sul ruolo dei nuovi arrivati nella società palermitana e sull’arricchimento reciproco derivante dall’incontro tra culture diverse.