Il sistema idrico urbano di Solunto fra IV e I secolo a.C.
- Autori: Polizzi, G.
- Anno di pubblicazione: 2020
- Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/691805
Abstract
Si presentano in questo contributo i risultati ottenuti attraverso lo studio della gestione delle acque a Solunto, con i quali si cercherà di esporre in dettaglio il modo in cui l’acqua era gestita nel centro abitato. Il problema del reperimento dell’acqua dovette costituire una forte preoccupazione per la città , soprattutto nei mesi estivi. Inizialmente considerata come esclusivo esito della raccolta dell’acqua piovana attraverso i sistemi delle cisterne, l’alimentazione idrica del sito sembrerebbe in realtà molto più ricca e complessa. Quest’ultima deriverebbe, in aggiunta all’acqua piovana, dallo sfruttamento delle fratture tettoniche del sito, caratterizzate da fenomeni di risalita idrotermale che fornivano acque termominerali a gran parte delle infrastrutture idrauliche identificate a Solunto. Questi nuovi risultati mettono in evidenza uno dei parametri che hanno potuto influenzare la scelta di Monte Catalfano come sito della nuova Solunto ellenistico-romana. Dopo una prima presentazione dei dati raccolti fra il 2015 e il 2017, si esporranno le infrastrutture igienico-sanitarie della città . Il quadro di insieme qui esposto prova che gli abitanti di Solunto, godendo di condizioni idrogeologiche favorevoli, vollero uniformarsi agli usi in voga in epoca ellenistica e poi romana, anche attraverso la realizzazione di due edifici legati alle pratiche igieniche. La presenza di questi due complessi, in un’area oggi povera d’acqua, dimostra che, in passato, le opportunità legate al consumo idrico erano maggiori rispetto a quelle attuali.
