Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

2403 - SCIENZE E TECNOLOGIE PER LA DIFESA E LA CONSERVAZIONE DEL SUOLO

Presentazione

Obiettivi Formativi

Obiettivi specifici: Il corso di laurea magistrale STEDIS ha l'obiettivo di approfondire gli ambiti culturali, scientifici e professionalizzanti inerenti alla salvaguardia, alla protezione e alla gestione sostenibile del suolo inteso come ecosistema complesso, dinamico, multifasico e multielementare che scambia energia e materiali con l'ambiente esterno. L'ambito culturale prevede la comprensione delle interazioni tra le diverse fasi (solida, liquida e gassosa) del suolo, lo studio de gli elementi chimici presenti e delle loro relazioni con la componente vegetale e la bassa atmosfera. In particolare, lo studio delle suddette relazioni governa la formazione dei deflussi, i processi erosivi a diversa scala spaziale e dei conseguenti processi di degradazione (sedimentazione, sodicizzazione, salinizzazione, eutrofizzazione dei corpi idrici, perdita di fertilita, inquinamento diffuso di origine agricola). Gli ambiti scientifici caratterizzanti il progetto formativo della LM-69 STEDIS si riferiscono alle discipline della fertilita' e conservazione del suolo, della produzione, dell'ingegneria agraria. Inoltre, il suddetto progetto viene completato con l'acquisizione di tematiche e di conoscenze riferibili ad ambiti affini come quello della botanica applicata, della selvicoltura, della geomorfologia, della valutazione ambientale. Le competenze acquisibili dal laureato si fondano sull'acquisizione delle piu' innovative conoscenze tecnico-scientifiche delle discipline del rilevamento e dei sistemi informativi territoriali, della botanica applicata, della conservazione e protezione del suolo, dell'idrologia e della qualita' fisica dei suoli. Completano le competenze acquisibili i temi propri della pericolosita' geomorfologica, delle relative tecniche di valutazione, della microbiologia del suolo, delle tecniche agronomiche e della scelta delle specie legnose con finalita' di conservazione del suolo nonchE' della prevenzione e protezione dagli incendi boschivi. Il complesso di queste discipline, che sottendono all'implementazione delle tecniche di difesa, conservazione e gestione sostenibile del suolo, puU' essere completato con una sezione a iscelta dello studente" finalizzato ad arricchire competenze ed abilita' negli ambiti della biotecnica delle specie vegetali e dell'ingegneria naturalistica anche con riferimento alla degradazione dei materiali lignei, dei bioindicatori della qualita' del suolo e del recupero delle aree degradate. Tutti gli insegnamenti previsti nel percorso formativo della LM STEDIS prevedono da un minimo di 1 ad un massimo di 3 CFU per il conseguimento di specifiche abilita' tramite esercitazioni in laboratorio ed in campo. Le abilita' che lo studente acquisira' riguardano l'utilizzo di tecniche di rilievo e sistemi informativi per la rappresentazione del territorio, l'identificazione e il rilevamento delle tipologie vegetazionali, l'interpretazione dei risultati delle analisi su un campione di suolo e la relativa certificazione, l'impiego di tecniche di campo e di laboratorio per la caratterizzazione idrologica dei suoli, l'applicazione di metodologie di rilevamento pedologico e di sistemi di iland evaluation", il trattamento e l'analisi microbiologica di campioni suolo, l'utilizzo di modelli per la stima della perdita di suolo a differenti scale spaziali, il riconoscimento delle rocce e le tecniche di rilevamento geomorfologico di campo, il riconoscimento delle specie erbacee e legnose per gli interventi di protezione del suolo, la stesura di casi esemplificativi di valutazione di impatto ambientale e di valutazione ambientale strategica. Il percorso formativo prevede 10 insegnamenti curriculari, con il 50% di corsi mono-disciplinari ed il 50% di corsi integrati che prevedono un massimo di 2 moduli. Ciascun insegnamento prevede lezioni frontali, e un numero di CFU variabile tra 1 e 3 riservati alle esercitazioni, alle attivita' di laboratorio e alle visite tecniche. Il percorso formativo e' suddiviso in tre aree di apprendimento, denominate iRilevamento del territorio", iAnalisi e monitoraggio del sistema suolo" e iProgettazione e gestione degli interventi di difesa e conservazione del suolo". Gli obiettivi formativi specifici della area di apprendimento iRilevamento del territorio" sono quelli di fornire allo studente: 1. le modalita' di utilizzo e di trattamento dei dati da satellite, 2. le necessarie competenze e le abilita' per utilizzare i GPS e la fotogrammetria terrestre ed aerea, 3. le conoscenze e le applicazioni dei SIT anche nell'organizzazione del lavoro di un ente pubblico o privato, 4. le conoscenze e gli strumenti conoscitivi e metodologici per la descrizione e l'analisi della eterogeneita' e complessita' fisica, biologica ed antropica del paesaggio, nonchE' per la gestione degli ecosistemi alle diverse scale di riferimento, e 5. i metodi e le tecnologie necessarie per l'elaborazione di cartografie pedologiche e tematiche e per la loro applicazione alle tecniche di valutazione dei suoli. Gli obiettivi specifici della area di apprendimento iAnalisi e monitoraggio del sistema suolo" sono quelli di fornire agli studenti 1. le basi teoriche per una avanzata conoscenza dei processi di alterazione del suolo e le tecnologie e gli strumenti metodologici avanzati da adottare per la conservazione e protezione del suolo, 2. le conoscenze specialistiche necessarie per la gestione sostenibile del suolo agrario con particolare riferimento ai processi idrologici fondamentali che coinvolgono il trasporto dell'acqua e dei soluti nella rizosfera, 3. le tecniche di misura delle caratteristiche fisiche ed idrauliche del suolo con particolare riferimento alla valutazione della qualita' fisica, 4.i metodi per la caratterizzazione microbiologica dei suoli finalizzata al monitoraggio dei processi di degradazione e alla individuazione di soluzioni di intervento. Gli obiettivi specifici della area di apprendimento iProgettazione e gestione degli interventi di difesa e conservazione del suolo" sono quelli di fornire agli studenti 1. le metodologie per lo studio delle forme del rilievo e l'analisi di cause e fattori che ne controllano genesi, sviluppo ed evoluzione, 2. gli elementi essenziali per l'interpretazione e la simulazione matematica dei processi erosivi che si verificano a differenti scale spaziali (parcella, versante bacino idrografico), la valutazione della produzione di sedimenti e dell'interrimento degli invasi, la progettazione e la realizzazione di interventi di conservazione del suolo e la valutazione degli effetti degli incendi sui processi erosivi, 3. le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie per programmare e organizzare sequenze colturali, itinerari tecnici e razionali modelli di gestione degli agrosistemi erbacei mediterranei ai fini antierosivi e di protezione del suolo che saranno integrati dalle conoscenze degli aspetti morfo-funzionali degli alberi, da quelli tecnici dei sistemi arborei in ambito collinare e montano e dalle tecniche di gestione selvicolturale degli ecosistemi forestali efficaci per la prevenzione degli incendi e per il ripristino delle aree percorse dal fuoco.

Sbocchi Occupazionali

Profilo: Specialista per la difesa del suolo Funzioni: Lo Specialista per la difesa del suolo e' un professionista in grado di rispondere sia alle esigenze degli enti pubblici sia a quelle del mondo delle imprese e della libera professione per progettare, gestire, coordinare e valutare le azioni da intraprendere per difendere il suolo da fenomeni naturali ed antropici che alterano le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche (erosione, salinizzazione, sodicizzazione, contaminazione organica ed inorganica, produzione di sedimenti). A tal fine, lo Specialista per la difesa del suolo collabora, assumendo anche il coordinamento, con Geologi, Botanici, Biologi ed Ingegneri idraulici ed ambientali. In particolare, lo Specialista per la difesa del suolo, i) progetta sistemi informativi territoriali integrati mediante dati rilevati da remoto (droni, satellite), ii) progetta interventi di conservazione del suolo a scala di versante e di bacino idrografico, iii) applica le conoscenze acquisite sui processi idrologici fondamentali e sulle tecniche per misurarne i parametri di riferimento, e iv) formula giudizi di convenienza economica e finanziaria degli interventi. Il Laureato in "Scienze e Tecnologie per la difesa e la conservazione del suolo" puU' iscriversi alla sezione A delliAlbo Professionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. Competenze: Lo Specialista per la difesa del suolo svolge compiti di pianificazione, di progettazione, di gestione, di controllo, di coordinamento e di formazione in tutte quelle strutture, sia pubbliche che private, che operano nei settori della difesa del suolo e della conservazione e riqualificazione dell'ecosistema suolo. Lo Specialista per la difesa del suolo svolge compiti di pianificazione, di progettazione, di gestione, di controllo, di coordinamento e di formazione in tutte quelle strutture, sia pubbliche che private, che operano nei settori della difesa del suolo e della conservazione e riqualificazione delliecosistema suolo. Le competenze specifiche acquisite all'interno del corso di laurea magistrale e relative funzioni consentono di esercitare la professione negli ambiti seguenti: - Progettare sistemi informativi territoriali integrati mediante dati telerilevati; - Progettare e realizzare un rilievo con tecniche fotogrammetriche e con liuso di un GPS; - Progettare interventi di controllo del dissesto idrogeologico a scala di versante e di bacino idrografico, anche con tecniche di ingegneria naturalistica; - Redigere piani paesistici; - Svolgere attivita' di consulenza in campo paesaggistico-ambientale mirati alla conservazione del suolo; - Svolgere attivita' di consulenza per la selezione di specie vegetali per la difesa del suolo; - Gestire le risorse idriche anche attraverso la redazione di calendari di irrigazione; - Valutare, in termini economici, gli interventi necessari per la difesa del suolo. Sbocchi: Lo Specialista per la difesa del suolo ha un profilo professionale che gli permette di trovare collocazione lavorativa, previo concorso pubblico, in varie strutture ed apparati statali, come il Corpo Forestale dello Stato, oppure presso le Regioni, le Province, le Comunita' Montane, i Comuni, gli Enti Parco, le Riserve naturali, le Societa' di ingegneria agraria e presso Societa' ed Enti che operano nel settore della difesa e della conservazione del suolo. Lo Specialista per la difesa del suolo puU' collaborare alle attivita' delle Associazioni ambientaliste, anche con riferimento al settore della divulgazione ambientale. Un altro sbocco professionale rilevante e' quello dell'attivita' libero professionale, in quanto il laureato in " Scienze e Tecnologie per la difesa e la conservazione del suolo" puU' accedere all'Albo Professionale dei Dottori Agronomi e Forestali e puU' partecipare a societa' di progettazione. Profilo: Specialista per la gestione sostenibile del suolo Funzioni: Lo Specialista per la gestione del suolo e' un professionista in grado di rispondere sia alle esigenze degli enti pubblici sia a quelle del mondo delle imprese e della libera professione il cui obiettivo e' quello di mantenere o migliorare la fertilita' del suolo, realizzare interventi di conservazione del suolo per limitare gli effetti off-site dei sedimenti trasportati e dei relativi nutrienti, mitigare gli effetti conseguenti ai processi di degradazione del suolo, mediante liapplicazione di tecniche agronomiche, chimiche, pedologiche, idrauliche. A tal fine, lo specialista collabora con Botanici, Biologi ed Ingegneri ambientali, assumendo anche funzioni di coordinamento. In particolare, lo Specialista per la gestione sostenibile del suolo i) pianifica una gestione sostenibile del suolo attraverso liadozione delle tecnologie piu' idonee; ii) attua una corretta gestione della risorsa suolo in campo agro-forestale ed extra-agricolo finalizzata alla difesa e conservazione del suolo; iii) predispone le elaborazioni necessarie per la progettazione di strategie agronomiche di conservazione del suolo, iv) valuta la vocazionalita' pedo-climatica e le esigenze idriche e nutrizionali della principali piante legnose, v) formula giudizi di convenienza economica e finanziaria in merito a progetti di intervento in campo sia pubblico che privato. Il Laureato in "Scienze e Tecnologie per la difesa e la conservazione del suolo" puU' iscriversi alla sezione A delliAlbo Professionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. Competenze: Lo Specialista per la gestione sostenibile del suolo svolge compiti di pianificazione, di progettazione, di gestione, di controllo, di coordinamento e di formazione in tutte quelle strutture, sia pubbliche che private, che operano nei settori della gestione sostenibile del suolo e della conservazione e riqualificazione dell'ecosistema suolo. Le competenze specifiche acquisite all'interno del corso di laurea magistrale e relative funzioni consentono di esercitare la professione negli ambiti seguenti: - Valutare lo stato di salute delliecosistema suolo; - Svolgere attivita' di consulenza pedologica per la gestione sostenibile del suolo; - Svolgere attivita' di consulenza in campo paesaggistico-ambientale per la conservazione del suolo; - Svolgere attivita' di consulenza per liapplicazione di tecniche conservative della qualita' del suolo; - Progettare interventi per il recupero di suoli degradati; - Progettare piani agronomici specifiche per la conservazione del suolo; - Redigere carte tematiche di base e cartografie di sintesi per la pianificazione paesaggistica-territoriale; - Redigere carte tematiche sulliuso e sulla potenzialita' agronomica del suolo; - Valutare, in termini economici, gli interventi necessari per la difesa del suolo. Sbocchi: Lo Specialista per la gestione sostenibile del suolo ha un profilo professionale che gli permette di trovare collocazione lavorativa, previo concorso pubblico, in varie strutture ed apparati statali, come il Corpo Forestale dello Stato, oppure presso le Regioni, le Province, le Comunita' Montane, i Comuni, gli Enti Parco, le Riserve naturali, le Societa' di ingegneria agraria e presso Societa' ed Enti che operano nel settore della gestione e della conservazione del suolo. Lo Specialista per la gestione sostenibile del suolo puU' collaborare alle attivita' delle Associazioni ambientaliste, anche con riferimento al settore della divulgazione ambientale. Un altro sbocco professionale rilevante e' quello dell'attivita' libero professionale, in quanto il laureato in " Scienze e Tecnologie per la difesa e la conservazione del suolo" puU' accedere all'Albo Professionale dei Dottori Agronomi e Forestali e puU' partecipare a societa' di progettazione.

Caratteristiche della Prova Finale

La prova finale prevede la presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. Essa ha l'obiettivo di verificare il livello di maturita' e la capacita' critica del laureando, con riferimento agli apprendimenti e alle conoscenze acquisite a completamento del percorso didattico. La prova finale consiste sia nella presentazione di una Tesi, che deve avere caratteristiche di originalita, volta ad accertare il livello conseguito nella preparazione tecnico-scientifica e professionale, sia nella discussione su quesiti eventualmente posti dai membri della Commissione. L'elaborato finale puU' avere carattere sperimentale, teorico e progettuale o puU' essere un saggio su di un tema mono o pluridisciplinare. Per particolari discipline di un Corso di Laurea Magistrale la Tesi puU' anche prevedere un prodotto multimediale. L'elaborato puU' essere scritto in una lingua dell'Unione Europea, diversa dall'italiano, se previsto dall'ordinamento didattico del Corso di Laurea Magistrale. L'elaborato finale, o parte di esso, puU' essere svolto anche presso altre Istituzioni ed aziende pubbliche e/o private italiane o straniere accreditate dall'Ateneo di Palermo.