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D091 - MIGRAZIONI, DIFFERENZE, GIUSTIZIA SOCIALE

The MI.DI.GI. Doctoral Programme is open to both Italian and international applicants from any academic background:

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Descrizione del progetto

Il Corso di Dottorato fa parte della Scuola di Dottorato dell’Università di Palermo, che promuove e coordina attività trasversali mirate a potenziare le competenze dottorali, favorendone la crescita personale e professionale all’interno di un contesto interdisciplinare e internazionale. Nello specifico, il dottorato “Migrazioni, Differenze, Giustizia Sociale” (MI.DI.GI) è uno dei 35 Corsi della Scuola e individua il proprio specifico ambito a partire dalle forme diverse di mobilità e di migrazione che pervadono e trasformano le società di oggi, con una maggiore incidenza e visibilità rispetto al passato. Le migrazioni interessano tutti gli aspetti della società e in particolare la struttura e le dinamiche della popolazione, le forme economiche, i sistemi educativi e culturali, i processi e i modelli politici, i sistemi giuridici e sanitari, i contesti urbani e territoriali, le dinamiche geopolitiche. MI.DI.GI. raccoglie questa sfida promuovendo ricerche interdisciplinari sulle migrazioni e studi critici dei processi sociali connessi alla mobilità, culturalmente consapevoli e metodologicamente fondati. In questa direzione saranno fondamentali ricerche di carattere comparativo in senso diacronico e sincronico svolte nelle aree di partenza dei migranti, nei luoghi di transito e nei contesti di arrivo e che siano in grado di documentare punti di vista, esperienze, progetti individuali e collettivi, per contribuire al cambiamento delle politiche nazionali e internazionali sulle migrazioni e intervenire nelle relazioni tra nuovi cittadini e pubblica amministrazione.

L’esplorazione delle migrazioni e delle trasformazioni sociali che esse comportano si baserà su metodi sia quantitativi che qualitativi, con particolare attenzione alle seguenti aree tematiche:

  1. Modelli narrativi e educativi: differenze, alterità, costruzione delle soggettività; rappresentazione nel discorso pubblico e nei sistemi educativi; memorie della migrazione.
  2. Vulnerabilità: disuguaglianze sanitarie globali, dinamiche di esclusione socio-spaziale, effetti dei cambiamenti climatici e forme di autosostentamento alimentare.
  3. Culture della migrazione: modelli socioculturali della mobilità legati ai contesti di origine; interazioni tra ambienti “naturali” e sociali; diritti e restrizioni legati alla migrazione; quadri politici e impatti socioeconomici della mobilità e dell'immobilità;
  4. Dinamiche di popolazione: modelli demografici nei contesti migratori, prospettive generazionali, strutture di parentela, familiari e unità domestiche transfrontaliere; conseguenze demografiche degli sfollamenti forzati e dei flussi di rifugiati.

Il dottorato promuove progetti di ricerca, collaborazioni scientifiche e scambi con centri di ricerca internazionali, in particolare quelli con sede nel Sud del mondo, nonché con organizzazioni, attivisti e artisti nazionali e internazionali. Queste collaborazioni contribuiscono attivamente allo sviluppo di nuove narrazioni e prospettive che arricchiscono la comprensione e interpretazione dell’esperienza migratoria.

L’offerta dell’a.a. 2025/26 nasce dal confronto con esperti italiani e internazionali di università, enti di ricerca, istituzioni culturali e sociali, imprese e con i/le dottorandi/e dei cicli precedenti. Questi soggetti partecipano a seminari e workshop organizzati dalla Scuola di Dottorato, dal Corso di Dottorato e dal Centro di Ateneo Migrare. L’interdisciplinarietà formativa è garantita dalla tipologia di attività formative proposte dalla Scuola di Dottorato dell’Ateneo, da altri corsi di dottorato e da stakeholder esterni al mondo accademico. Con questi ultimi si terrà inoltre un momento di confronto in occasione del Career day, organizzato annualmente dall’Ateneo e dalla Scuola di Dottorato, che coinvolge i/le dottorandi/e che presentano i risultati delle loro ricerche e le eventuali ricadute applicative. Il corso di dottorato registrerà e terrà conto, come momento di monitoraggio, della frequenza di partecipazione all’evento da parte dei/delle dottorandi/e.

Struttura del curriculum

L’offerta formativa (cfr. punto 4) prevede:

  1. Quattro momenti formativi intensivi (Autumn, Winter, Spring e Summer School);
  2. Percorsi di approfondimento e seminari disciplinari e interdisciplinari differenziati in relazione all’anno di corso, parte dei quali progettati dai/dalle dottorandi/e.

Le lezioni frontali sono destinate al primo e secondo anno. Per il terzo anno, l’acquisizione dei CFU previsti sarà lasciata alle scelte individuali per consentire di approfondire aspetti inerenti le specifiche ricerche individuali, con seminari di approfondimento erogati dalla Scuola dottorale di Unipa e da altre sedi, nazionali e internazionali. I dottorandi durante tutto il corso dell’anno costruiranno la comunicazione del Dottorato, anche in relazione con altri programmi dottorali, attraverso strumenti diversi e su diverse piattaforme sociale.

Il Dottorato MI.DI.GI. è aperto alla partecipazione a studenti italiani e stranieri di ogni background accademico.

Obiettivi del corso

Il programma di dottorato ha l’obiettivo di formare esperti in materia di migrazione in diverse aree di ricerca (letteraria, linguistica, antropologica, geografica, sociologica, demografica, giuridica, medica, storica, ambientale). L’intervento in una realtà così complessa, come le migrazioni e le forme di mobilità del presente e del passato, necessita di programmi interdisciplinari integrati e sviluppati da un corpo accademico con approcci differenziati e con una estensione transnazionale, ma capace anche di dialogare col territorio e di costruire modelli di ricerca e di intervento adeguati e sfaccettati. L’obiettivo è formare professionisti forniti di una visione globale dei processi migratori sia nazionali che transnazionali, che abbiano capacità di collegare saperi diversi, di raccogliere etnograficamente esperienze e dati di prima mano, che sappiano riflettere sui temi della diseguaglianza e della violenza sociale. Dottorande e dottorandi dovranno dunque possedere una profonda comprensione dei processi sociali, politici e culturali che le migrazioni generano e da cui sono generate. Particolare attenzione è data alle problematiche legate alla disuguaglianza e alla violenza sociale, tra cui la discriminazione intersezionale basata su “razza”, genere, lingua, religione, alle forme emergenti di esclusione. A seconda delle linee di ricerca, tali riflessioni si contestualizzano nei luoghi di arrivo, di transito, di origine e nelle reti geografiche/sociali che collegano questi contesti prima e dopo l’evento migratorio. Esamineranno criticamente il modo in cui queste problematiche vengono rappresentate nel discorso pubblico.

Figure professionali che, nel rispetto dei diritti sociali e politici, sappiano relazionarsi in maniera costruttiva con le molteplici richieste che possono pervenire dalle istituzioni preposte all'elaborazione e alla definizione delle diverse politiche migratorie nei diversi campi interessati, dotate di competenze interdisciplinari approfondite e capaci di analisi multidimensionali dei fenomeni migratori, che sappiano utilizzare approccio etnografico, metodi quantitativi e qualitativi concentrando la loro attenzione sui cambiamenti in atto e sul punto di vista dei protagonisti e delle protagoniste dei fenomeni migratori. Nell’ambito dell’approccio qualitativo, si privilegeranno metodologie di lavoro sul campo di medio-lunga durata, immersive e capaci di coinvolgere in modo attivo soggetti e attori sociali su cui la ricerca è concentrata. Nell'ambito dell'approccio quantitativo, particolare attenzione sarà rivolta alle tecniche di studio della popolazione e della demografia, nonché ai metodi geografici, inclusi i Sistemi Informativi Geografici (GIS), essenziali per la mappatura e la comprensione dei modelli migratori e delle dinamiche spaziali.

L'obiettivo, pertanto, è formare professionisti capaci sia di utilizzare teorie, concetti e metodologie per la ricerca accademica sia di lavorare in un'ampia gamma di contesti diversi in rapporto anche alle domande che provengono da istituzioni e/o associazioni impegnate a vario titolo in strutture e servizi interessati dal fenomeno migratorio, negli ambiti della salute, dei quadri giuridici, dell'istruzione, dell'assistenza sociale, della comunicazione, delle relazioni interculturali e della mediazione linguistica. Inoltre, il/la professionista sarà capace di utilizzare in maniera efficace strumenti adeguati (italiano ed altra lingua) per comunicare ed intervenire (in forma scritta e orale) laddove sia richiesta capacità progettuale e competenza per l'individuazione di soluzioni coerenti con i processi di emancipazione dei soggetti implicati nell'esperienza migratoria. Saper riflettere analiticamente sui fenomeni, discutere criticamente i posizionamenti dei diversi attori e delle diverse attrici nell'arena pubblica, comunicare con diverse professionalità, con non specialisti e con coloro che hanno fatto o stanno facendo esperienza di migrazione sono tra gli obiettivi che il dottorato si prefigge di conseguire. Inoltre, un dottore di ricerca in MI.DI.GI. avrà acquisito le competenze che gli/le consentiranno di lavorare in modo indipendente e collaborativo, nonché di pianificare, gestire e amministrare progetti legati alla migrazione.

Il Dottorato MI.DI.GI. è aperto alla partecipazione a studenti italiani e stranieri di ogni background accademico.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Le figure formate dal dottorato saranno capaci di intervenire laddove sia richiesta capacità progettuale e competenza per l'individuazione di soluzioni coerenti con i processi di emancipazione dei soggetti implicati nell'esperienza migratoria. Sapranno comunicare con diverse professionalità, avranno acquisito le competenze per lavorare in modo indipendente e collaborativo, sapranno pianificare, gestire e amministrare progetti legati alla migrazione.

La formazione dottorale in MI.DI.GI è finalizzata all'acquisizione di competenze per lavorare presso istituzioni di ricerca pubbliche e private e presso istituzioni e organizzazioni che si occupano di migrazione e di politiche migratorie a livello locale, nazionale e transnazionale, istituzioni artistiche e culturali, ONG, organizzazioni private che si occupano di progettazione o di valutazione di progetti in campo migratorio. I dottori di ricerca potranno inoltre spendere le competenze acquisite nell’ambito delle azioni delle agenzie impegnate nella costruzione e valutazione delle politiche di accoglienza e nello sviluppo di strategie di intervento per contrastare e mitigare gli effetti dei fenomeni di ingiustizia socio-spaziale.

È prevista altresì la formazione di figure professionali con competenze avanzate sui temi del cambiamento climatico con particolare attenzione alla conservazione del suolo e dell’acqua. Un ambito professionale nel quale la formazione e le competenze acquisite in questo dottorato potranno trovare una collocazione significativa è inoltre quello dell'educazione e dell'insegnamento. Rispetto alle convenzioni tradizionalmente nazionali o eurocentriche, l'adozione di modelli epistemologici plurali e integrati offrirà un contributo decisivo alla formazione di docenti e di ricercatori capaci di operare nel proprio ambito disciplinare e nel proprio orizzonte lavorativo valorizzando temi, strumenti e approcci della prospettiva della migrazione e della circolazione di individui e di esperienze non come aspetti trascurabili della propria preparazione ma come chiave di lettura e di intervento strutturale nella realtà sociale.

  

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Project description

The Doctoral Programme in Migrations, Differences, Social Justice (MI.DI.GI) is part of the Doctoral School of the University of Palermo. The School promotes and coordinates cross-disciplinary initiatives that aim to enhance doctoral training and support both personal and professional development in an interdisciplinary and international environment. MI.DI.GI is one of the 35 schools’ programs, defining its specific focus by exploring the diverse forms of mobility and migration that shape and transform contemporary societies.

Migration influences all dimensions of social life—particularly population dynamics, economic systems, education and culture, political processes and institutions, legal and healthcare frameworks, urban and territorial contexts, and geopolitical relations. MI.DI.GI responds to this complexity by fostering interdisciplinary inquiry into migration and by encouraging critical analysis of the social processes associated with mobility, using culturally informed perspectives and solid methodological frameworks.

In this light, comparative investigations—both diachronic and synchronic—carried out in areas of origin, transit, and settlement, are considered central to the program. Such studies aim to document individual and collective trajectories, experiences, and aspirations, contributing to the rethinking of national and international migration policies and the transformation of the relationship between new residents and public institutions.

Research on migration and the social changes it entails draws on both quantitative and qualitative approaches. The following thematic areas are central to the program:

  1. Narrative and educational models: difference, otherness, subject formation; representations in public discourse and schooling systems; migration memories.
  2. Vulnerability: global health disparities, dynamics of spatial exclusion, consequences of climate change, and practices of food self-sufficiency.
  3. Cultures of migration: sociocultural models of mobility rooted in contexts of origin; interactions between environmental and social dimensions; rights and constraints linked to movement; political and economic implications of mobility and immobility.
  4. Population dynamics: demographic trends in migratory contexts; generational outlooks; kinship and family networks; transnational households; demographic effects of forced migration and refugee movements.

The programme supports research projects, academic cooperation, and exchange with international centres—particularly those located in the Global South—as well as with organisations, activists, and artists. These collaborations play a vital role in generating new perspectives and narratives that deepen the understanding of migration experiences. The 2025/26 programme was developed through consultation with Italian and international experts from universities, research institutions, cultural and social organisations, and the business world, along with input from doctoral candidates from previous cohorts. These contributors also participate in seminars and workshops organised by the Doctoral School, the programme itself, and the University Center for Migration.

Interdisciplinary preparation is ensured through a variety of training opportunities offered by the University’s Doctoral School, affiliated programs, and non-academic stakeholders. Interaction with these external actors also occurs during the annual Career Day, organised by the University and the Doctoral School, where doctoral candidates present their research outcomes. Attendance at this event is recorded and monitored as an important indicator of participation.

Curriculum Structure

The curriculum includes:

  1. Four intensive one-week training modules held seasonally (Autumn, Winter, Spring, and Summer School);
  2. Year-specific pathways composed of disciplinary and interdisciplinary seminars—some of which are designed by the doctoral candidates themselves.

Coursework is concentrated in the first and second years. In the third year, credit accumulation (CFU) is based on individual academic choices, allowing candidates to deepen their research through seminars offered by the Doctoral School of the University of Palermo and its national and international partner institutions. Throughout the programme, doctoral candidates actively contribute to the development of its communication strategy—also in coordination with other doctoral initiatives—by employing diverse platforms and media.

The MI.DI.GI. Doctoral Programme is open to both Italian and international applicants from any academic background. 

Course Objectives

The MI.DI.GI. Doctoral Programme prepares researchers and professionals with advanced expertise in migration studies across a wide array of disciplinary fields, including literary, linguistic, anthropological, geographical, sociological, demographic, legal, medical, historical, and environmental studies. Migration, as a complex phenomenon shaped by both historical legacies and contemporary forms of mobility, demands integrated and interdisciplinary approaches.

The programme is designed by a diverse academic faculty with transnational expertise and strong engagement in local contexts. It promotes the development of advanced, context-sensitive models for both research and intervention, with the overarching goal of preparing scholars and professionals with a global, critical perspective on migration. Graduates will be equipped to connect multiple areas of knowledge, conduct ethnographic and empirical research, and critically engage with structural inequalities and social violence.

Doctoral candidates are expected to acquire a thorough understanding of the social, political, and cultural dynamics that generate, accompany, and result from migratory processes. Particular attention is paid to intersectional forms of discrimination—based on race, gender, language, and religion—and to emerging patterns of exclusion. Depending on individual research foci, these dynamics may be investigated across departure, transit, and arrival contexts, as well as within the broader networks linking these spaces—before, during, and after migration.

The programme also trains professionals capable of responding to the multifaceted demands of institutions involved in the formulation and implementation of migration policies. Participants will develop advanced interdisciplinary skills and the capacity for multidimensional analysis, integrating ethnographic, qualitative, and quantitative methods. Special emphasis is placed on understanding social transformations from the perspective of individuals and communities directly affected by migration. In the qualitative domain, the programme prioritises immersive, medium- to long-term fieldwork involving active engagement with stakeholders. In the quantitative domain, training includes demographic analysis, population studies, and spatial analysis using Geographic Information Systems (GIS).

Graduates will be equipped to apply theoretical and methodological tools in academic, institutional, organisational, and service-based contexts. They will be prepared to work across a range of sectors affected by migration, including healthcare, law, education, social services, communication, intercultural relations, and linguistic mediation. Particular attention is given to developing advanced communication skills—both in Italian and other languages—enabling effective engagement across professional, academic, and non-specialist settings. Students will learn to critically assess migration-related phenomena, integrate diverse stakeholder perspectives, and communicate with individuals who have lived migration experiences.

The programme fosters both independent and collaborative research, preparing candidates to lead complex projects with academic rigour and a strong sense of social responsibility. It welcomes applicants committed to pursuing interdisciplinary and socially impactful research in the field of migration, regardless of their disciplinary background. 

Career and Professional Opportunities

Graduates of the MI.DI.GI. Doctoral Programme will be qualified to design, manage, and evaluate projects aimed at the emancipation and empowerment of individuals affected by migration. They will possess strong communication skills and the ability to work across a wide range of professional sectors. Whether operating independently or as part of a team, graduates will be able to lead initiatives with competence, responsibility, and critical awareness.

The doctoral training prepares candidates for employment in both public and private research institutions, as well as in organisations and agencies engaged with migration-related issues at local, national, and international levels. These include artistic and cultural institutions, NGOs, and private entities involved in the planning or evaluation of migration-related projects. Graduates will also be well-positioned to contribute to the development of reception policies and strategies aimed at mitigating socio-spatial inequalities.

The programme further equips researchers with advanced competencies in the study of climate change, with specific attention to soil and water conservation. Another key area of professional application is education and teacher training. By moving beyond traditionally national or Eurocentric frameworks, the programme promotes the adoption of plural and integrated epistemological models, thus making migration and circulation central—not peripheral—components of educational and research practices. Graduates will be able to apply these perspectives to reframe their disciplinary and professional work, contributing to meaningful interventions in social reality.

Through this approach, the MI.DI.GI. Doctoral Programme fosters the capacity to interpret the complexities of contemporary society and to generate transformative knowledge and practice across academic, institutional, and applied fields.