Il ruolo dell'informazione contestuale e delle componenti sillabico-accentuali nella decodifica del testo scritto: un confronto tra dislessici evolutivi e normolettori
- Autori: PEPI, A; FRATANTONIO, A; LO CASCIO, D; MALTESE, A
- Anno di pubblicazione: 2010
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/35558
Abstract
L'esperimento qui presentato si propone di valutare l'importanza che assume, per un dislessico evolutivo rispetto ad un normolettore, la presenza di indizi che suggeriscano il significato del testo scritto (informazioni contestuali), nonché l'influenza di determinate caratteristiche sillabico-accentuali nelle prestazioni di lettura. Lo studio è stato condotto attraverso la somministrazione di frasi in ognuna delle quali è stata inserita una parola target secondo criteri relativi alla posizione (dislocazione a sinistra e dislocazione a destra) al fine di valutare l'influenza esercitata dall'informazione contestuale durante la decifrazione del testo. Le parole selezionate sono state accuratamente bilanciate sulla base di diverse caratteristiche linguistiche con l'intento di analizzare, in aggiunta, l'abilità di lettura di parole con diversa tipologia di accentazione e struttura sillabica: accentazione irregolare con struttura della penultima sillaba aperta; accentazione regolare con struttura della penultima sillaba aperta e accentazione regolare con struttura della penultima sillaba chiusa. Dai risultati è emerso non solo che le prestazioni di lettura (corretto posizionamento dell'accento nella lettura della parola target e velocità di decodifica dell'intera frase) dei partecipanti con disturbo specifico di decodifica sono state in generale inferiori rispetto a quelle dei normolettori, ma anche che i dislessici evolutivi si sono avvalsi in maniera determinante dell'informazione proveniente dal contesto mostrando, a differenza del gruppo di controllo, di essere maggiormente influenzati dalla posizione della parola all'interno della frase (la loro prestazione è risultata migliore se la parola target era dislocata a destra) oltre che dalle caratteristiche sillabico-accentuali della parola stessa (la loro prestazione è risultata peggiore in caso di accentazione irregolare e di struttura sillabica aperta)