Il sindacato militare secondo il legislatore: ovvero, quando la libertà collettiva degrada a interesse legittimo (o poco più)
- Autori: Bologna, S.
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/631954
Abstract
Il presente lavoro analizza la legge n. 46/2022 che, a seguito della sentenza n. 120/2018 della Corte costituzionale, ha riconosciuto agli appartenenti alle Forze armate e di polizia a ordinamento militare la possibilità di costituire e aderire a sindacati. La legge si ispira a quella sulla smilitarizzazione della Polizia di Stato del 1981, che introdusse un modello di sindacalismo separato e ribadì il divieto di sciopero. Il lavoro sottolinea come la maggior parte di divieti e limitazioni per via legislativa risultino incompatibili con i principi costituzionali e dell’ordinamento internazionale ed europeo in materia di libertà sindacale: in particolare, attraverso una puntuale disamina delle modalità di costituzione ed azione del sindacato militare, di esercizio dei diritti collettivi, di contrattazione e di ricorso al conflitto, l’autore sostiene come nel mondo militare la libertà sindacale degrada sostanzialmente a interesse legittimo.