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Rappresentanza Sindacale Unitaria

Cosa è

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RSU vuol dire Rappresentanza Sindacale Unitaria. E’ un organismo che esiste in ogni luogo di lavoro pubblico e privato ed è costituito da non meno di tre persone elette da tutti i lavoratori iscritti e non iscritti al sindacato. La normativa fondamentale di riferimento è l’Accordo Collettivo Quadro per la costituzione delle Rappresentanza Sindacali Unitarie per il personale dei comparti delle Pubbliche Amministrazioni e per la definizione del relativo Regolamento Elettorale del 7 agosto 1998.
La RSU svolge il suo ruolo a tempo determinato rimanendo in carica tre anni, alla scadenza decade automaticamente e si devono indire nuove elezioni. Sono inoltre previsti, art. 7 dell’Accordo Quadro già citato, i casi di dimissioni degli eletti, la loro sostituzione e l’eventuale decadenza prima del termine.

Cosa fa

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I poteri e le competenze contrattuali nei luoghi di lavoro vengono esercitati dalle RSU e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del relativo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di comparto.
Chi è eletto nella RSU, tuttavia, non è un funzionario del sindacato, ma una persona che rappresenta le esigenze dei lavoratori senza per questo diventare un sindacalista di professione. La RSU, dunque, tutela i lavoratori collettivamente, controllando l’applicazione del contratto o trasformando in una vertenza un particolare problema. La RSU può anche farsi carico di una prima tutela, cercando di risolvere il contrasto del lavoratore con il datore di lavoro, per poi passare, eventualmente, la tutela al sindacato e ai legali.
Tra le competenze necessarie per svolgere il ruolo di RSU vi sono, poi, quelle relazionali e comunicative; infatti la forza della RSU non deriva solamente dal potere assegnato dal contratto e dalle leggi ma anche dalla capacità di creare consenso intorno alle sue proposte e azioni.
La RSU ha la capacità giuridica di firmare accordi con la Parte Pubblica (Rettore, Direttore Generale o loro delegati) o di decidere come esercitare i propri diritti sindacali, essa funziona come unico organismo che decide a maggioranza la linea di condotta da seguire oppure se firmare un accordo.

Cosa contratta

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Il Contratto Collettivo Integrativo (CCI) nelle Università

Come previsto dal contratto nazionale 2006/2009, disciplina diverse materie che hanno un'importante ricaduta su vari aspetti dell’organizzazione degli Atenei.

Risorse

Stabilisce i criteri di ripartizione delle risorse per le progressioni economiche, la produttività collettiva ed individuale, le indennità specifiche e gli incarichi, i criteri di utilizzo della quota riservata al fondo derivante da attività in conto terzi o da programmi comunitari.

Retribuzione, incentivi e indennità

Il CCI stabilisce i criteri generali in base ai quali:

  •     si costruiscono i sistemi di incentivazione del personale in relazione ad obiettivi e programmi di innovazione organizzativa;
  •     si incrementa la produttività per il miglioramento della qualità del servizio e si sceglie il personale da adibire ad eventuali programmi specifici, evitando favoritismi e prevaricazioni;
  •     si stabiliscono i criteri ai fini delle progressioni economiche all’interno di ciascuna categoria;
  •     si corrispondono compensi per condizioni di lavoro disagiate o a rischio;
  •     si corrisponde l’indennità di responsabilità al personale delle categorie B, C, e D e si verificano i criteri di attribuzione del fondo degli EP.


Valorizzazione professionale

Il CCI emana le linee di indirizzo e i criteri per i programmi annuali e pluriennali delle attività di formazione, riqualificazione e aggiornamento del personale, si occupa anche delle implicazioni di innovazioni tecnologiche e negli assetti organizzativi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità dei dipendenti.

Organizzazione del lavoro, mobilità e trasformazione rapporti di lavoro

Il CCI stabilisce:

  •     i criteri generali per la mobilità in caso di trasferimento d’ufficio in sedi diverse;
  •     le priorità nei casi di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e viceversa;
  •     le forme di copertura assicurativa del personale e delle attrezzature utilizzate nel telelavoro.


Ambiente di lavoro e facilitazioni

Il CCI stabilisce:

  •     programmi per l’attuazione delle pari opportunità sul lavoro;
  •     le linee di indirizzo e i criteri per la garanzia e il miglioramento dell’ambiente di lavoro, gli interventi per la sicurezza sui luoghi di lavoro;
  •     le linee di indirizzo e i criteri per facilitare l’attività dei dipendenti disabili e controlla l’applicazione della normativa in materia;
  •     i criteri generali per l’istituzione e la gestione delle attività socio-assistenziali per il personale.

 

 

 

RSU Università degli Studi di Palermo

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