La strategia ‘Grab and Go’: Intuizioni teoriche preliminari e possibili implicazioni
- Autori: Castronovo, M; Minà, A.; Picone PM.
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/677863
Abstract
Sempre più frequentemente, i manager sono chiamati a valutare le strategie di internazionalizzazione da far intraprendere alle loro imprese. Tradizionalmente, le barriere all’ingresso poste in essere dai big player e le distanze esistenti tra mercati domestici e internazionali hanno calmierato l’interesse di espansione geografica. Sebbene queste considerazioni siano ancora valide perché viviamo in un contesto di semi-globalizzazione, le progressive integrazioni tra le economie hanno alimentato l’orientamento delle imprese a valutare con maggiore attenzione le opzioni di espansione. Tuttavia, i potenziali benefici legati all’internazionalizzazione devono essere confrontati con i rischi, le conseguenze e le criticità gestionali di porre in essere investimenti significativi per sostenere l’ingresso in mercati distanti. In questo lavoro - ancora in fieri - noi proponiamo uno schema teorico-interpretativo che consenta di comprendere se e in che modo le alleanze strategiche rappresentano un “cavallo di Troia” e, dunque, supportano la scelta di un’impresa - denominata docking firm - che, tramite l’alleanza stessa, intende penetrare il mercato internazionale. Per avanzare tale argomentazione, questo studio ricorre alla teoria delle opzioni reali. In definitiva, la ricerca concettualizza la strategia grab and go e prova a identificare- almeno concettualmente -una linea di demarcazione tra la cooperazione pura e il camouflage cooperativo
