La persistenza della tradizione: considerazioni sulla tecnica costruttiva, sul dimensionamento e sul disegno progettuale dell’anfiteatro di Sabratha
- Anno di pubblicazione: 2015
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- Parole Chiave: Sabratha; anfiteatro; tecnica costruttiva; cubito punico; ragione geometrica del progetto.
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/338997
Abstract
L’anfiteatro di Sabratha venne indagato nel 1924-26 da Renato Bartoccini, interessato in seguito da pochi interventi di scavo e restauro, è rimasto inedito. Le recenti indagini hanno permesso di redigere un nuovo rilievo e di avanzare un’ipotesi ricostruttiva. Terzo per grandezza tra gli anfiteatri noti nell’Africa Proconsolare, con una capacità stimata di circa 16.000 spettatori, è realizzato interamente in opera quadrata con conci di calcarenite locale e sembra essere stato progettato sulla base del cubito punico. Venne eretto probabilmente in età flavia all’interno di un più vasto progetto di ristrutturazione urbana e la sua enorme mole è giustificabile con il ruolo di Sabratha quale importante capolinea delle rotte carovaniere.