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ELIA MANISCALCO

La comunicazione visiva per il “sistema vino”: il caso Donnafugata

Abstract

Il marchio Donnafugata è oggi sinonimo di eccellenza siciliana nel wine landscape globale. Al di là delle indiscusse specifiche di qualità del prodotto imbottigliato, uno dei motivi della fortuna del marchio Donnafugata è da ricercare nella decisione operata da Gabriella Anca Rallo, co-fondatrice del marchio e pioniera della viticoltura al femminile in Sicilia, che volle immaginare per la prima volta le proprie etichette come veri e propri oggetti narrativi. Grazie alla sinergia con l’illustratore Stefano Vitale che negli anni darà vita a un vero e proprio abaco visivo dell’immaginario fiabesco e letterario siciliano, guidato dalla mente visionaria di Gabriella Anca Rallo il marchio Donnafugata diviene emblematico di un’idea di rappresentazione eroica del femminile. Avvolti da atmosfere mitiche e gattopardesche, i vini del marchio assumono in sé gli spiriti di sirene, principesse, nobili resilienti, espressione di quell’idea di forza femminile che permette perfino agli sbuffi e ai fumi dell’Etna di trasformarsi in voluttuosi capelli di donna. Il contributo ripercorre le tappe della nascita del marchio Donnafugata e ricerca gli stilemi del linguaggio visivo costruito per la sua immagine coordinata, attraverso un parallelismo tra la simbologia delle etichette e il repertorio mitico della letteratura siciliana che qui prende vita.