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ANGELO IOVANE

Valutazione delle lesioni focali del tendine del sovraspinato con elastosonografia: confronto con ecografia B-mode e risonanza magnetica: esperienza personale.

  • Autori: Francavilla, G; Sutera, R; Iovane, A; Candela, F; La Tona, G; Peritore, G; Sanfilippo, A; Francavilla, VC; D’Arienzo, M; Midiri, M
  • Anno di pubblicazione: 2012
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Parole Chiave: elastosonografia; sovraspinato; lesione; ecogragia; risonanza magnetica
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/79612

Abstract

Obiettivo. Scopo dello studio era valutare l’elasticità del tendine del sovraspinato nella spalla sintomatica di pazienti con sospetto clinico di rottura unilaterale della cuffia dei rotatori, e comparare i reperti riscontrati con quelli dell’ecografia convenzionale (ultrasound, US) e della risonanza magnetica (RM). Metodi. Nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2009 sono state esaminate da un radiologo entrambe le spalle di 58 pazienti (età media: 46 anni; range 32-58 anni) sia con modulo elastosonografico in real-time che in B-mode tramite uno stesso ecografo (EUB - Hitachi 7500), usando una sonda lineare a elevata frequenza (13 MHz). L’elasticità delle fibre tendinee del sovraspinato è stata valutata mediante uno score semiquantitativo di colori differenti rappresentanti tessuto rigido (blu) e tessuto via via più elastico (verde, giallo, rosso). I reperti riscontrati con elastosonografia ed ecografia convenzionale sono stati valutati separatamente da un secondo radiologo e quelli della spalla affetta comparati successivamente con quelli riscontrati a un esame RM eseguito in un arco temporale compreso tra 2 e 4 settimane dopo l’esame ecografico. L’esame RM è stato valutato da un terzo radiologo in cieco sul risultato dell’esame ecografico precedentemente eseguito. Risultati. Usando come gold-standard l’esame RM, l’elastosonografia ha correttamente diagnosticato in sette pazienti una lesione parziale rilevata come semplice tendinosi dall’esame B-mode verosimilmente a causa della presenza di tessuto di granulazione intralesionale ad ecostruttura simile a quella del tendine circostante. Inoltre, tre casi di lesione intratendinea riscontrati con l’US sono risultati essere, sia all’elastosonografia che alla RM, una lesione a tutto spessore. In tutti i casi (58/58) i reperti dell’esame RM hanno confermato quelli dell’elastosonografia, anche se in alcuni casi l’ampiezza della lesione appariva maggiore in RM, presumibilmente a causa dell’elevato segnale aggiuntivo dato dall’edema perilesionale. Conclusioni. L’esame elastosonografico è un metodo sensibile per la diagnosi di lesioni del tendine del sovraspinato, in particolare di quelle parziali e a tutto spessore su base degenerativa.