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VINCENZA GAROFALO

Blu e la traduzione visuale di una narrazione

Abstract

Nel 2023 l’artista Blu ha realizzato a Palermo un grande murale per narrare visivamente la realtà sociale di un mercato locale non autorizzato e spontaneo, nel quartiere Albergheria del centro storico. La sua operazione artistica può considerarsi un esercizio di èkphrasis visiva, in cui l’arte urbana diventa strumento narrativo per descrivere e interpretare un contesto sociale complesso, un luogo collettivo e una comunità, quella dei venditori, alla quale restituisce la voce. Il murale è un grande spaginato storyboard nel quale sono rappresentate figure e scene il cui legame è disvelato da un video in stop motion, che lo stesso Blu ha realizzato successivamente all’opera e che è il culmine del suo intervento artistico e del suo processo creativo. L’animazione è la traduzione visuale di una narrazione anch’essa visuale e rivela una nuova conoscenza del racconto, soffermandosi sui dettagli, attraverso un percorso di lettura guidato, che non è immediato quando si osserva direttamente il murale. Il passaggio dal murale al video rappresenta anche un’evoluzione nella fruizione dell’arte urbana. Grazie alla condivisione digitale, il video può raggiungere un pubblico molto più vasto rispetto all’opera originale, permettendo di raccontare la sua storia a una platea globale, oltre i confini fisici del mercato. Questo processo non solo amplifica il messaggio sociale dell’opera, ma ne ridefinisce il valore come strumento di denuncia e testimonianza di riflessione collettiva.