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PIETRO COLLETTA

Ars dictaminis e riuso testuale: il primato di Roma in alcuni documenti di Ludovico il Bavaro

  • Autori: Pietro Colletta
  • Anno di pubblicazione: 2019
  • Tipologia: Articolo in rivista
  • Parole Chiave: Gloriosus Deus; Cronica Sicilie
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/678123

Abstract

Questo articolo analizza i meccanismi di riutilizzo del testo e la fitta rete di intertestualità diffusa nascosta in tre documenti imperiali risalenti al 1327-28, periodo che è la fase più accesa dello scontro tra Ludovico il Bavaro e Giovanni XXII. In questi documenti (un’epistola dei rappresentanti della città di Roma al Papa, il decreto Gloriosus Deus dell’imperatore e la sua costituzione sull’obbligo del Papa di risiedere a Roma) sono presenti espressioni che rimandano, con significative somiglianze, al primato civile e religioso di Roma. Le fonti di tali espressioni sono alcuni testi significativi del pensiero ierocratico. Tuttavia, coloro che, nell’entourage dell’imperatore, elaborarono i tre scritti, avevano la capacità di piegare concetti e formule retoriche a un obiettivo nuovo e opposto, cioè la dimostrazione dell’autonomia del potere imperiale da quello religioso. Un ulteriore e successivo episodio di riutilizzo è quindi rappresentato dall’inserimento dei documenti nel capitolo 96 della Cronica Sicilie.