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MICHELE COMETA

Dentro la montagna. L'esperienza della Grotta dell'Addaura

Abstract

Si racconta che nell’inverno del 1951 Giosuè Meli, archeologo, e l’amico medico Giuseppe Saccone, ebbero la ventura di incontrare, durante un sopralluogo ai piedi del Monte Pellegrino che sovrasta Palermo, nella zona conosciuta da tempi remotissimi come l’Addaura, un “cercatore di tesori”, tale Giovanni Cusimano, il quale, interrogato sull’eventuale presenza di «disegni di animali e pupazzi» nelle grotte circostanti, non esitò a condurli in quella che poi sarebbe stata chiamata la Grotta delle incisioni. I due archeologi dilettanti avvertirono immediatamente la Sovrintendente alle Antichità della Sicilia Occidentale di allora, Jole Bovio Marconi, alla quale si deve una prima memorabile interpretazione dei “graffiti” dell’Addaura.