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MICHELE COMETA

Paleoestetica. Alle origini della cultura visuale

Abstract

Superfici, miniature e ibridi: il volume indaga questi tre dispositivi paleolitici provenienti dalle profondità immemoriali del tempo ma in uso ancora oggi. Dalle pareti rupestri ai moderni touch screen, le superfici sono il medium che ha permesso di visualizzare le immagini mentali al di fuori della caverna della mente umana, di fissare su un supporto quelle immagini che altrimenti sarebbero solo le volatili invenzioni dei sogni e dell’immaginazione. Dalle figurine paleolitiche ai moderni ritratti e alle sculture miniaturizzate l’Homo sapiens viene ancora attratto dalle “piccole cose” che accompagnano tutta la sua storia evolutiva. Dall’uomo-leone di Hohlenstein-Stadel, la statuetta più antica del mondo, ai mostri mitologici dei moderni fumetti, la fusione di stati dell’essere diversi, l’animale e l’umano, sembra essere una caratteristica fondamentale e sostanzialmente unica dell’Homo sapiens. A partire da questa convergenza di menti e media, da questo intreccio di corpo, cervello, tecnologie e ambienti è possibile tracciare una mappa delle capacità e delle abitudini cognitive che presiedono al fare-immagine dal Paleolitico a oggi.