Approcci ecologici alla/per la formazione degli adulti
- Autori: Coppola, G.
- Anno di pubblicazione: 2025
- Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/690243
Abstract
I profondi cambiamenti storici, sociali e culturali che caratterizzano il nostro tempo tardo-moderno chiamano il sapere pedagogico a porsi nuovi interrogativi e generare inedite riflessioni per rispondere adeguatamente ai bisogni educativi emergenti. In particolar modo, il dibattito pedagogico sempre condividere unanime la necessità di attuare approcci ecologici che valorizzino le pratiche di comunità , anche nella formazione degli adulti educatori. L’approccio ecologico, nelle sue diverse declinazioni, pone la propria enfasi sulla centralità dell’ambiente nello studio dei fenomeni umani e sociali, i quali non sono più esclusivamente circoscritti a fattori individuali. A partire da tale premessa, il presente contributo intende avviare una riflessione epistemologica sul costrutto di ecologia applicata alla formazione dei docenti. Spesso, infatti, i percorsi formativi rivolti agli adulti educatori sembrano perseguire logiche individualistiche, concentrate per lo più sull’acquisizione di conoscenze metodologiche e didattiche. Tali approcci, discostandosi da una visione ecologica integrale, non tengono conto della complessa interazione soggetto-sistema sociale e della centralità del contesto di riferimento, con esplicito riferimento agli ambienti fisici ma soprattutto relazionali. A partire dalla metafora ecologica, il contributo intende riflettere sulla necessità di ripensare la formazione dei docenti attraverso approcci ecologici fondati sulle relazioni interpersonali e sui legami che si dispiegano all’interno della comunità . L’approccio ecologico, in tal senso, rappresenta da una parte una cornice di senso entro cui avviare nuove riflessioni su una formazione pedagogica dei docenti, dall’altra una direzione di metodo per promuovere processi che umanizzino le relazioni interpersonali, le quali, parafrasando Maslach e Pines, appaiono oggi più che in passato compromesse, analitiche, prive di risposte empatiche, disumanizzate. Un’ecologia della responsabilità e della cura condivisa che diviene un invito, come fa notare Papa Francesco, a custodire la bellezza del creato attraverso la valorizzazione delle relazioni tra persone e con l’ambiente, una responsabilità che permette ai cuori di non inaridire.
