La dimensione multimediale della biblioteca. Litterae e imagines nello spazio bibliotecario in età moderna
- Autori: Ciccarello, D
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Capitolo o Saggio
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/661193
Abstract
La dimensione multimediale è stata una componente essenziale dello spazio bibliotecario fin dall’antichità, e ancor più in età moderna quando, sullo sfondo di un ideale universalistico del sapere, ovvero dietro a determinate spinte ideologiche e/o confessionali che richiedevano la costruzione di un preciso canone bibliografico, la configurazione degli spazi sociali della lettura offriva, quasi in termini di “cultura visuale” vera e propria, diversi modelli di rappresentazione della conoscenza. Si combinavano così in modo originale nei grandi saloni delle biblioteche litterae e imagines, scansie di libri e ritratti e mappamondi e strumenti/apparecchiature di ricerca; l’ordo librorum si andava formando e sviluppando insieme con gli arredi, gli oggetti artistici, le attrezzature scientifiche, per proporre al pubblico un’esperienza culturale integrata (scritta e visuale) in forma di Wunderkammer (o Kunstkammer); contestualmente, i progressi delle tecnologie della stampa tipografica permettevano la realizzazione di prodotti bibliografici molto diversificati tra loro (anche in termini di capacità di sfruttare il rapporto testo/immagine), che andavano ad arricchire il patrimonio delle biblioteche e variare l’esperienza dei lettori.