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FABRIZIO AGNELLO

Riannodare passato e presente con le foto d’archivio. Ricostruzione della chiesa delle Stimmate di Palermo

Abstract

La restituzione prospettica è stata pressoché ignorata nelle ricerche incentrate sulla ricostruzione di architetture e contesti urbani da foto d’archivio, a causa dell’ampio margine di approssimazione che caratterizzava il processo di restituzione condotto con gli strumenti tradizionali del disegno. Gli strumenti digitali per la rappresentazione riducono sensibilmente il margine di approssimazione e permettono di ricostruire direttamente nello spazio tridimensionale le opere che compaiono in una singola immagine fotografica. Il caso studio prescelto è la chiesa delle Stimmate di Palermo, demolita alla fine del XIX secolo per la costruzione del teatro Massimo, principale teatro lirico della città di Palermo. La chiesa era decorata da pregiati stucchi che furono salvati dalla demolizione e sono oggi custoditi presso l’oratorio dei Bianchi di Palermo. Tre fotografie di mediocre qualità ritraggono gli stucchi nella loro originaria collocazione in corrispondenza di due nicchie contrapposte della navata, prossime all’ingresso. La restituzione del modello prospettico e il rilievo degli stucchi hanno consentito la ricostruzione delle nicchie con gli stucchi. Ulteriori immagini e rilievi hanno condotto alla ricostruzione del fronte della chiesa, del monastero annesso e di una di una vicina porta urbana della città, demolita nello stesso periodo.