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Rettorato

Restituzione visita ANVUR

31-ott-2025

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Care Colleghe, cari Colleghi,

 

con l'incontro di questa mattina con Rettore, Prorettori e Direttore generale si è conclusa la visita della CEV per l'accreditamento periodico della sede. Si è trattato di un momento importante per l'Ateneo, che ha richiesto una lunga preparazione dal punto di vista della produzione documentale, accompagnata da numerosi interventi di manutenzione ordinaria e di miglioramento della qualità degli spazi, che hanno coinvolto tutte le strutture, a Palermo e nei Poli territoriali, interessate più direttamente dalla visita.

Devo esprimere un enorme ringraziamento a tutti i colleghi coinvolti che, nei rispettivi ruoli, come Docenti e come appartenenti al Personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, si sono spesi con grande impegno e senza riserve per il raggiungimento di un risultato ottimale per il nostro Ateneo.

Questo grandissimo sforzo sarebbe stato vano senza l'importante contributo dei Direttori dei Dipartimenti interessati e dei Coordinatori dei Corsi di Studio e dei Dottorati scelti dall'Anvur, cui va un particolare e grato riconoscimento. L'intero processo non avrebbe potuto, però, essere portato a compimento senza l'eccellente lavoro svolto dai Colleghi del Presidio di Qualità di Ateneo e, soprattutto, della sua Presidente, nonché Prorettrice alla Qualità, professoressa Stefana Milioto, che in questi mesi ha operato con straordinaria competenza, professionalità e impegno nello svolgere un ruolo di coordinamento così gravoso e delicato.

Non sappiamo ancora quale sarà l'esito della valutazione, per quanto la prima restituzione ottenuta questa mattina lasci molto ben sperare per un risultato positivo.

In ogni caso, questo processo ha permesso di evidenziare il fortissimo senso di appartenenza di tutta la Comunità accademica, che in un momento così rilevante per l'Ateneo si è tutta impegnata senza risparmiarsi, consapevole del valore rappresentato dal bene comune della nostra istituzione universitaria.

Abbiamo anche imparato a rafforzare la nostra capacità di programmare gli obiettivi, monitorarne il raggiungimento e predisporre interventi e azioni utili per il superamento delle criticità. Su questa strada dobbiamo continuare, evitando però i rischi di appesantimento burocratico che un processo di assicurazione della qualità troppo "procedimentalizzato" porta inevitabilmente con sé. In questo senso dobbiamo già da domani lavorare, sapendo che tra cinque anni probabilmente saremo sottoposti a una nuova valutazione, alla quale ancora una volta l'Ateneo dovrà presentarsi con la migliore organizzazione. Non sappiamo ovviamente se il futuro sistema rimarrà lo stesso, anche in considerazione del disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento che rivede alcuni aspetti del funzionamento dell'Anvur. Al riguardo, auspico che venga mantenuto un ruolo dell'agenzia il più possibile indipendente, come peraltro previsto per le principali agenzie di valutazione dell'università europee.

 

Con riferimento alle possibili modifiche legislative, non si può evitare di esprimere una certa preoccupazione per possibili interventi futuri che, stando alle prime notizie di stampa, sembrerebbero volere limitare il grado di autonomia delle università, prevedendo nei Consigli di Amministrazione componenti nominati dal Governo e dagli Enti locali e obbligando ad adottare piani strategici in coerenza con indicazioni ministeriali. Al riguardo dovremo attentamente vigilare perché il valore costituzionalmente garantito dell'autonomia universitaria venga adeguatamente salvaguardato.

 

Colgo, infine, l'occasione di questo messaggio per comunicare che qualche giorno fa è stato pubblicato il decreto che attribuisce i punti organico per il 2025. Questa assegnazione purtroppo risente doppiamente degli effetti negativi delle ultime scelte nazionali, sia in conseguenza del taglio del FFO operato nel 2024, sia per la riduzione al 75% del turnover del personale universitario prevista dalla Legge Finanziaria del 2025 (con esclusione dei ricercatori universitari, per i quali la riduzione al 75% opererà nel 2026). La riduzione dei fondi ha portato a una significativa crescita del rapporto tra entrate fisse e costi per il personale, passato dal 70,9% del 2024 al 76,4%. Tale aumento è esattamente in linea con quello medio nazionale, a sua volta passato dal 63,9 al 69,5% e ha portato a una percentuale di turn-over assegnata all’Ateneo del 63%, decisamente inferiore a quella del 2024, in quanto la percentuale media è stata fissata nel complesso al 78%. Nel 2026 disporremo quindi di 30,18 Punti Organico (a fronte di cessazioni intervenute per 47,75 P.O.), con una piccola riduzione rispetto ai 34,28 dello scorso anno. Il Decreto di assegnazione dei P.O. impone peraltro all’Ateneo il versamento alle Casse dello Stato della quota risparmiata sulle cessazioni non coperte dal turn-over, pari per il nostro Ateneo a 1.350.974 €.

L’unico aspetto positivo, in questo quadro, è rappresentato dalla circostanza che gli effetti negativi richiamati esplicheranno i propri effetti solo nel 2025, in quanto nell’anno in corso abbiamo avuto un consistente recupero sul FFO e continuiamo a rilevare dati in crescita sulla contribuzione studentesca. Ciò porterà dal 2026 al ristabilirsi di valori degli indicatori sulle spese di personale sostanzialmente in linea con quelli degli anni precedenti e al recupero di percentuali di turn-over prevedibilmente dell’ordine del 90%.

 

Con queste importanti informazioni mi accingo ad avviare l’ultimo biennio del mio mandato rettorale, nella serena consapevolezza di un Ateneo coeso e in ottimo stato di salute.

 

Massimo Midiri