Importanti informazioni sul costo standard e sulla riforma degli accessi a medicina, odontoiatria e veterinaria
Care Colleghe, cari Colleghi,
comunicare alcune informazioni importanti, che ritengo possano essere di interesse generale.
Sono stati recentemente diffusi i dati sul costo standard degli studenti negli atenei italiani, sulla base dei quali viene assegnata una parte significativa (per il 2025, il 36%, pari a circa 2,4 miliardi di € ) del FFO. Il criterio che viene utilizzato per tale assegnazione prende le mosse dal calcolo del costo standard unitario in ciascun ateneo, che viene poi moltiplicato per il numero di studenti in corso, cui si sommano quelli al primo anno fuori corso e gli iscritti al dottorato.
Ancora una volta, UNIPA ottiene risultati molto lusinghieri : il costo standard unitario cresce infatti da 7.734 € del 2024 a 8.205 €, con una crescita del 6,1%, di poco superiore all'aumento nazionale, dovuto essenzialmente al maggiore costo del punto organico della docenza, legato ai recenti incrementi stipendiali. Inoltre, il numero di studenti considerati cresce da 35.612 (il 2,8% del valore nazionale) a 37.211 (il 2,86% di quelli nazionali). In conseguenza di questo contestuale incremento del costo standard unitario e del numero di studenti, la quota base del FFO legata al costo standard raggiungerà quest'anno per l'Ateneo il valore del 2,99% dell'assegnazione nazionale , a fronte del 2,89% del 2024. Tale, apparentemente, trascurabile incremento (pari all'uno per mille su base nazionale), comporterà per il 2025 un aumento del finanziamento dell'Ateneo di circa 2,4 mln € rispetto al 2024 , che si sommerà all'atteso ulteriore incremento di circa 8,5 mln di euro, di cui abbiamo già riferito, dovuto all'aumento del fondo nazionale complessivo.
Nei prossimi giorni verrà diffuso un prospetto analitico che mostrerà come vengono effettivamente calcolati tali indicatori e che permetterà di vedere quanto ogni Corso di Studio contribuisce al finanziamento dell'Ateneo.
Un altro importante dato, diffuso nei giorni scorsi, riguarda il definitivo assestamento della quota di 165 milioni di euro destinata dal ministero alla compensazione degli interventi di riduzione della contribuzione studentesca autonomamente stabilità dagli atenei in aggiunta a quelli obbligatorie previsti dalla normativa nazionale (la cosiddetta no-tax area). Per conto voce, l'Ateneo riceve, per il 2024, l'importo di 5,88 milioni € , a fronte di una stima di 4,7 milioni € che era stata effettuata nel bilancio di previsione 2024. Si tratta, come si vede, di importi relativi all'anno scorso, che però vengono comunicati e contabilizzati adesso e che aumenteranno di oltre 1 milione € l'utile del bilancio consuntivo 2024 (attualmente in fase finale di redazione, in vista dell'approvazione prevista nelle prossime settimane).
Tali importanti risultati, conseguenza dell'ulteriore accresciuta attrattività dell'Ateneo nei confronti della popolazione studentesca, testimoniano, ancora una volta, l'eccellente stato di salute dell'Ateneo, che, grazie al contributo di tutta la comunità accademica, sembra avere definitivamente invertito il trend che vedeva in passato ridurre costantemente, anno dopo anno, l'ammontare dei finanziamenti statali.
Un'ulteriore importante informazione, su un piano totalmente differente, riguarda le rilevanti novità introdotte dalla recente riforma degli accessi a medicina, odontoiatria e veterinaria . Al riguardo, qualche giorno fa è stato pubblicato il decreto attuativo che definisce alcuni dettagli delle procedure.
Come già noto, si prevede un semestre aperto con accesso libero , per il quale ogni studente sceglierà la sede di frequenza e almeno altre nove sedi alternative, con la contemporanea iscrizione gratuita a un corso di studio "affine" per l'eventuale prosecuzione nel secondo semestre. Le attività didattiche del primo semestre si svolgeranno tra il primo settembre e il 30 novembre e riguarderanno gli insegnamenti di chimica, fisica e biologia, per un totale di 18 CFU . Ogni università organizzerà questi corsi con modalità autonoma (per UNIPA sarà probabilmente inevitabile il ricorso alle attività a distanza), mentre gli esami finali si svolgeranno in date fissate dal ministero e unici a livello nazionale (ogni studente avrà a disposizione due appelli). Le prove prevederanno l'assegnazione di 31 domande per ciascun insegnamento e saranno superate con un punteggio di 18/30 (con 31 risposte corrette si otterrà la lode). Gli studenti che avranno superato gli esami dei tre insegnamenti saranno inseriti in una laurea nazionale e potranno accedere a un corso di laurea in medicina, odontoiatria o veterinaria, se la posizione in laurea risulterà adeguata. Se non raggiungeranno una posizione utile in graduatoria, potranno invece accedere ad uno dei corsi di laurea affini, con riconoscimento dei crediti ottenuti. Per chi non ha superato tutti e tre i test con esito positivo, rimane nella discrezionalità dell'Ateneo l'eventuale riconoscimento dei CFU degli insegnamenti superati.
I corsi affini sono quelli delle classi di laurea in "biotecnologie" , in "scienze biologiche" e in "scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali" , nonché quelli della classe di laurea magistrale a ciclo unico in "farmacia e farmacia industriale". Inoltre, sono affini diversi corsi per le professioni sanitarie elencate nel decreto (art. 8). L'ammissione ai corsi affini è consentita anche in sovrannumero, di norma nel limite del 20% dei posti disponibili, in una delle sedi indicate in fase di iscrizione.
Una sintesi più dettagliata è disponibile sul sito del Ministero, mentre a questo link troverete il decreto ministeriale ei relativi allegati uno e due.
È ovvio che questo nuovo sistema, oltre a lasciare gli studenti, almeno fino a dicembre, nell'incertezza sull'ammissione ai corsi di medicina, odontoiatria e veterinaria e sulle eventuali sedi di assegnazione, creerà notevoli problemi organizzativi all'Ateneo. Per gli insegnamenti di chimica, fisica e biologia previsti per il semestre libero, sarà infatti probabilmente necessario ricorrere ad attività a distanza, mentre per i corsi di laurea affini (e probabilmente anche per altri corsi di studio di area stem) non sarà possibile conoscere il numero effettivo di iscritti fino all'avvio del secondo semestre. L'Ateneo cercherà ovviamente di ridurre al minimo i disagi legati a tali incertezze, ma è facilmente prevedibile, a UNIPA come nel resto degli atenei italiani, una fase di avvio molto difficile.
Auspicando di avere fornito utili informazioni, Vi saluto con molta cordialità
Enrico Napoli